Non solo Premier e Bundes: l’italiano vola anche in Ungheria con Rossi al comando
Competenza. Professionalità. Passione… italiana. Che fa rima con grandi risultati, anche – soprattutto, ultimamente – dalla panchina. Vedere quello che sta realizzando Antonio Conte in Premier per capire cosa significhi: il suo Chelsea gioca bene, convince e vince senza se e senza ma. E al momento guarda tutti dall’alto a più 8 sulla seconda. Stessa posizione e medesime convinzioni anche per un altro allenatore italiano come Massimo Carrera che sta comandando il campionato russo con il suo Spartak Mosca, a più 5 sullo Zenit. Se dici ‘allenatore italiano all’estero’ però è Carletto Ancelotti il primo a venire in mente, per costanza di record ottenuti, tra Londra, Parigi e Madrid. Adesso Carlo vuole la Bundes e la strada sembra quella giusta. Tra questi c’è anche un signor ‘Rossi’ che uno qualsiasi non propriamente non lo è. “Marco Rossi”. Da giocatore ex Sampdoria (insieme a Mancini) a manager dell’Honved. Ungheria. Patria e casa di Puskas. Posizione in classifica? In linea con tutti gli altri, ovvero in cima. Anche se la sua squadra – con Lanzafame in rosa – si trova a pari punti (34) con Videoton e Vasai Budapest. Ma il suo Honved si diverte e fa divertire, con un calcio all’italiana, frizzante, concreto ma soprattutto – lo dicono i risultati – vincente. Tant’è che l’allenatore con la valigia in mano – qui la nostra intervista in cui si racconta – è seguito con grande attenzione anche in Italia, soprattutto in Serie B, in vista di giugno, ovviamente – lui con un contratto in scadenza – per iniziare un nuovo progetto e ripartire dalla sua terra che manca da troppo tempo. La chiave giusta per farlo? Pensare al presente e vincere in Ungheria, con il suo Honved, che al momento si trova lassù e da lassù non ha alcuna intenzione di schiodarsi.