Rivelazione di queste prime giornate di campionato, ma fino ad un certo punto. Andrea Belotti è uno di quei giocatori da sempre destinati ad esplodere, una di quelle scommesse già vinte in partenza. Solo una questione di tempo, che ora sembrerebbe davvero esser giunto: 4 gol in due partite, con due rigori sbagliati. Niente male. Viso da bravo ragazzo ma spietato e sfrontato in campo, il ‘Gallo’. Quando alza la cresta correndo verso la propria curva sono sempre dolori per le difese avversarie.
“Già da ragazzino si vedeva che era forte”, racconta chi l’ha visto calcisticamente nascere ai tempi dell’Albinoleffe, Serie B 2011/12. Roberto Previtali, ai tempi capitano della squadra, fin dai primi allenamenti di Belotti coi 'grandi' capii di aver di fronte un talento destinato a far parlare di sé: “Andrea aveva delle qualità che avevano solo i grandi, destinate ad esplodere – ha rivelato in esclusiva per Gianlucadimarzio.com-. E aveva fame, che è fondamentale per diventare qualcuno”. Sicuro, Previtali. Su Belotti proprio non ha mai avuto dubbi: “Aveva una determinazione fuori dalla norma, che nella mia carriera avevo visto in pochi giocatori con cui ho giocato anzi, solamente in Marchetti e Rolando Bianchi. Fuori dal campo lo ricordo come un ragazzo acqua e sapone, talvolta timido ed introverso, ma quando scendeva in campo si trasformava…”. E non è finita qui: “Può migliorare, lui vuole sempre di più”.
Addirittura, sbilanciandosi: “Secondo me sarà la punta della Nazionale”. Un’investitura mica da ridere, anche se fresco di convocazione da parte di Ventura. “E se imparasse a tirare anche i rigori…”, e via di risata. “Scherzo dai, è più difficile procurarselo un rigore e lui in quello è bravissimo!”. Tempo di flashback: “All’Albinoleffe, seppur fosse giovanissimo, fu la nostra fortuna. Belotti è coinciso con l’ultimo campionato importante della squadra”. Considerando i soli 18 anni di quei tempi, da queste parole si può intendere quanto il giocatore avesse davvero qualcosa in più dei coetanei: “Vedrete dove può arrivare con un anno in più da titolare e con la consapevolezza giusta”. Infine, spazio per un aneddoto particolare: “Il suo esordio in B quell’anno coincise col suo primo gol, nella partita persa 4-1 contro il Livorno.
Di quel match proprio Andrea fu l’unica nota positiva. Rientrati negli spogliatoi gli chiesi: ‘Hai tenuto la maglia?’. ‘No, l’ho scambiata con uno di loro…’, la sua risposta. 'Tu sei matto! Tra qualche anno sai quanto varrà?’, replicai incredulo. Fortunatamente molti dei giocatori del Livorno erano miei amici, così nel giro di qualche mese riuscii a fargli riavere quella maglia: ‘Ricordatela e tienitela stretta…’, fu il mio consiglio”. A buon intenditor poche parole: senza dubbio il prezzo di quella maglietta è già schizzato alle stelle. E se dovesse mantenere le premesse… “So quanto potrà far bene. Anche se abitiamo vicini abbiamo un po’ perso i contatti, ma quando lo rivedrò gli farò i miei più sinceri auguri. Sa che tifo per lui”. Parola di (ex) capitano: nessuna rivelazione, il talento di Belotti è indiscutibile. Con la ‘fame’ dei grandi poi, tutto diventa possibile, per alzare quella cresta ancora tante, tante volte.
Alberto Trovamala