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Winks, il “Xavi” di Pochettino riparte dalla Samp: gli Spurs, la finale di Champions e il risarcimento della Regina

Dopo 20 anni, Winks lascia il Tottenham per approdare alla Sampdoria

Harry Winks è sempre più vicino a iniziare la sua nuova avventura con la maglia della Sampdoria. Il centrocampista è atteso a Genova tra martedì e mercoledì dopo aver risolto le ultime pratiche burocratiche (CLICCA QUI per i dettagli). Per l’inglese classe ‘96 sarà la prima esperienza lontano da Londra e dal suo Tottenham dopo 20 anni con gli Spurs. 

 

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 Una storia d’amore lunga 20 anni

Infatti la storia di Winks con il Tottenham inizia nel 2002, quando ha appena 5 anni. In prima squadra c’erano i vari Teddy Sheringam, Harry Redknapp e Robbie Keane, mentre il piccolo di Hemel Hempstead entrava nell’Academy degli Spurs. 45 minuti di macchina separava Harry dal vecchio White Hart Lane, lo stadio che ammirava da bambino poi teatro del suo debutto in prima squadra. Ma andiamo con calma. 

Gli allenamenti con Kane e l’esordio in Europa League

Con il Tottenham fa tutta la trafila delle giovanili, con l’esordio in Under 18 insieme a Chiriches, ora alla Cremonese che dunque ritroverà in Serie A. Inevitabilmente gli scout delle formazioni giovanili inglesi lo notano: prima l’U-17 con Dele Alli e Ola Aina (altro “italiano” ora al Torino), poi l’Under 20 con Rashford. La voce di Winks inizia a rimbombare nei corridoi del Training Centre degli Spurs e l’allora allenatore della prima squadra Pochettino lo prende sotto la sua ala protettiva. 

 

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Dopo diversi allenamenti con Kane e compagni, l’esordio arriva nel 2014 nella partita di Europa League contro il Partizan Belgrado. Un giorno che Winks non dimenticherà mai e al quale dedica il suo primo post su Instagram con una foto insieme a Pochettino che gli dà le ultime indicazioni. 

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Una volta che il sogno è stato realizzato, il compito di Harry è stato quello di mantenerlo vivo. Anche se ci mette un po’ per affermarsi dato che solo dalla stagione 2016/2017 entra stabilmente in prima squadra. Pochettino gli affida le chiavi del centrocampo e alla prima da titolare in campionato arriva subito il gol contro il West Ham. Il nuovo percorso negli Spurs inizia da qui. Nonostante sia una delle sue migliori stagioni in carriera, arrivano i primi problemi con la caviglia nella partita contro il Burnley che lo costringe a terminare la stagione prima del dovuto.  

“God save Winks”: la bandiera di San Giorgio e la Samp

Ma Winks non si scoraggia. Nell’ottobre del 2017 debutta con la nazionale maggiore impressionando anche Southgate. “Sono stato davvero contento, ha mostrato grande maturità, non sembrava turbato dall’indossare la maglia dell’Inghilterra: queste le parole del ct dopo l’esordio. Però anche la stagione seguente sarà condizionata da l’ennesimo infortunio alla caviglia. L’incidente gli fa saltare anche il Mondiale del 2018. La delusione è grande per Winks che era tra i papabili convocati per la spedizione in Russia.  

Quella rabbia si trasforma in forza che gli permette di andare oltre gli infortuni. Anche nella stagione 2018/2019 dovrà affrontare un’operazione all’inguine. Ma il “Xavi” di Pochettino (l’allenatore argentino spesso l’ha paragonato all’ex centrocampista spagnolo) questa volta non ha mollato. E quell’1 giugno 2019 è sceso in campo da titolare al Metropolitano per la sfida più importante della sua carriera: la finale di Champions League contro il Liverpool. La conclusione non è stata delle migliori, ma con quella partita ha scritto un pezzo importante della storia degli Spurs. Pochettino nel 2020 lascia il Tottenham e Winks perde spazio. Prima con Mourinho poi con Conte. Sempre affidabile quando chiamato in causa, ma si sente che il percorso al Tottenham dopo 20 anni è arrivato al termine.

 

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E quale ambiente migliore per ripartire se non Genova e la Sampodoria. I blucerchiati sono in ricostruzione e da sempre hanno una tradizione britannica importante. Infatti Winks sarà il nono giocatore proveniente dal Regno Unito a indossare la maglia della Samp dopo i vari Liam Brady e l’ex Liverpool Graeme Souness. Un arrivo che rinsalda anche il legame secolare tra la città di Genova e l’Inghilterra mettendo in mezzo San Giorgio e la bandiera. “Your Majesty, I regret to inform you that from my books its looks like you didn’t pay for the last 247 years”: così nel 2018 il sindaco di Genova si era rivolto direttamente alla Regina Elisabetta per il mancato pagamento dell’”affitto” della bandiera di San Giorgio. Ora i tifosi blucerchiati sperano che il risarcimento possa essere portato da Harry Winks.