Schick: “La firma con la Roma è stata un sollievo. Futuro? Magari un top club europeo”
Patrik Schick torna a parlare e lo fa in una lunga intervista al magazine Reporter dove ripercorre la sua carriera, dai primi calci al pallone, fino al suo ultimo anno. Una stagione che lo ha visto sbocciare definitivamente sui campi della Serie A, prima del passaggio alla Roma. In mezzo però anche la parentesi bianconera: “Scelsi la Juventus, mi chiamò Nedved e non vedevo l’ora di iniziare la nuova esperienza. Sapevo che non era niente di serio l’infiammazione cardiaca e che dopo le vacanze tutto sarebbe tornato alla normalità. Dopo la scadenza della clausola di metà luglio, il Presidente disse che mi avrebbe venduto al prezzo più alto possibile. Quando ho firmato con la Roma ho provato una gioia incredibile perché potevo tornare a pensare solamente a giocare. A Trigoria siamo seguiti in tutti i momenti, dobbiamo solo pensare a giocare. Kolarov mi ha detto di stare sereno e non pensare al prezzo del cartellino. Sui primi mesi alla Sampdoria invece: “Avevo dei dubbi appena arrivato, all’inizio non giocavo ed ero arrabbiato, ma sono stato paziente. Contro la Juventus, Giampaolo schierò le riserve, probabilmente per avere la scusa di non farci giocare più. Ma andò bene e segnai. Nella settimana successiva Giampaolo mi urlò contro ad ogni errore. Nella partita successiva, dopo essermi riscaldato, mi disse di risedermi, ma poi fu cacciato fuori e il secondo mi fece entra. Entrai e segnai al novantesimo. Quando arrivai a Genova non mi conosceva nessuno, poi cominciai a dire alla mia fidanzata che non ero dell’umore per fare sorrisi forzati ai tifosi”.
Poi conclude sul suo futuro: “Spero di raggiungere i migliori club d’Europa… Real Madrid, Barcellona, Manchester United” ha concluso il giocatore ceco.