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Marotta risponde a Scaroni: “La mia cravatta mostra due stelle, le auguro anche a loro”

La risposta del presidente dell’Inter alle parole di Scaroni

Orgoglioso di essere il presidente dell’unica vera squadra di Milano“. Così Paolo Scaroni aveva punzecchiato i rivali in occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica per i 125 anni del Milan. La risposta nerazzurra non si è fatta attendere ed è arrivata dal presidente, Giuseppe Marotta. Il numero uno dell’Inter ha parlato a margine della cerimonia del Premio Liedholm.

 

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Marotta: “Se Scaroni rappresenta l’unica squadra di Milano noi siamo qualcosa di superiore”

Marotta ha commentato così le parole di Scaroni: “Dipende da che punto di vista. Se l’unica squadra di Milano è rappresentata da lui, noi forse rappresentiamo qualcosa di superiore. Non voglio fare polemiche, è un amico, ognuno porta avanti il proprio club definendolo il migliore. Noi non a caso abbiamo due stelle, come mostra la mia cravatta, auspico che possa raggiungere quanto prima anche il Milan la seconda stella“. 

Questo a margine del Premio Liedholm: “A Varese ho iniziato la mia carriera, nel 69 avevo 12 anni abitavo vicino allo stadio e andavo a vedere tutti gli allenamenti di quel Varese allenato da Liedholm che era in b ed è andato in A. Ho avuto modo di cogliere uno degli aspetti più importanti, la capacità umana di questo professionista di gestire la squadra, è stato il mio primo insegnamento che ho tratto da un professionista incredibile”.

 

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Marotta: “Le parole di Conte sul Var? Per me era rigore”

Marotta ha anche commentato lo sfogo di Conte sul Var dopo Inter-Napoli: “Io credo che con la tecnologia si migliori la situazione: diminuiscono gli errori. Conte è una persona intelligente e un grande comunicatore, avrà il suo obiettivo quando parla. L’arbitro era ben vicino all’azione e sicuramente il contatto c’è stato e il piede è stato spostato: per me era rigore. Se poi si debba dibattere sull’utilizzo migliore del VAR, fa parte di un dibattito costruttivo che va fatto all’interno del sistema calcistico. Se Conte ha voluto spostare il focus? Non lo so, sfortunatamente è stato un episodio neanche rilevante: si può ragionare sulle metodologie dell’applicazione del VAR e su accorgimenti migliorativi per una tecnologia: ma la centralità dell’arbitro deve essere sempre prioritaria. Poi a mio giudizio si tratta di un rigore ineccepibile. Mercato di gennaio? Non credo, abbiamo una rosa competitiva per i nostri obiettivi e abbiamo una squadra di grande valore“.

Poi sul livello dell’Inter e delle avversarie: “Le nostre performance in Champions sono prestazioni di tutto rispetto, in campionato siamo a un punto dalla vetta, anche lo scorso anno eravamo cacciatori per tutta la prima parte del campionato e la Juve era la lepre. Ora c’è il Napoli davanti, quello che cambia è che ora c’è un gruppetto di formazioni che meritano le posizioni di vertice. Il campionato è molto lungo, ci sono tantissime partite e tantissimi punti. Importante rimanere attaccati alla vetta, gennaio e febbraio determinanti. “Sicuramente squadre come Atalanta, Fiorentina e Lazio mi hanno impressionato perché era da parecchio che non erano meritatamente a questi livelli”.

 

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Poi sugli obiettivi: “Una grande squadra deve rispondere pienamente alle competizioni a cui partecipa, non c’è distinzione tra campionato e Champions League. Dobbiamo essere protaginistai fino in fondo in tutte le competizioni”.

Infine, sul mercato di gennaio: “Interventi? Non credo perché abbiamo una rosa competitiva per i nostri obiettivi e abbiamo una squadra di grande valore”.