Manchester City, il TAS respinge il ricorso sul FPF
Il TAS dice 'no' al Manchester City. Attraverso un comunicato ufficiale da parte dell'organo competente, è stato è stato dichiarato inamissibile il ricorso del club inglese contro l’indagine della federcalcio europeo per quanto riguarda le violazioni del Fair Play Finanziario. “Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha emesso la sua decisione nell’ambito della procedura arbitrale tra Manchester City FC Ltd. (MCFC) e la Union Européenne de Football Association (UEFA) in relazione all’appello presentato al TAS dal Manchester City contro le decisioni emesse dalla Camera investigativa dell’UEFA Club Financial Control Body il 15 maggio 2019”.
E ancora: “L’appello era principalmente diretto contro la decisione presa dalla Camera investigativa della UEFA CFCB in merito alla presunta non conformità del Manchester City ai regolamenti UEFA sulle licenze per club e il fair play finanziario. Nella sua decisione del 15 maggio 2019, la Camera investigativa ha deciso di sottoporre la questione alla Camera arbitrale della UEFA CFCB e di raccomandare l’imposizione di una sanzione al club”. Questo era il comunicato ufficiale dello scorso aprile da parte della UEFA nei confronti del City, che continua così a rischiare – nel caso peggiore – l'esclusione dalle Coppe per la stagione 20-21. "La Camera investigativa del Club Financial Control Body (CFCB) ha deciso di deferire il Manchester City FC alla camera giudicante del CFCB in seguito alla conclusione delle sue indagini. La camera investigativa del CFCB aveva aperto un'indagine sul Manchester City FC il 7 marzo 2019 per potenziali violazioni delle regolamentazioni sulla Financial Fair-play (FFP) che sono state rese pubbliche in vari media. La UEFA non farà ulteriori commenti sulla questione fino a quando non verrà annunciata una decisione dalla camera giudicante del CFCB".