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Lotito: “La Lazio sarà quotata in borsa. E a gennaio fiduciosi di fare mercato”

Lazio, Lotito (IMAGO)
Lazio, Lotito (IMAGO)

Le dichiarazioni del proprietario della Lazio, Claudio Lotito, alla cena di Natale biancoceleste

Domani mio figlio Enrico (DG della Lazio, ndr) suonerà la campanella del Nasdaq alla Borsa di New York, sarà il secondo caso per una squadra di calcio. Solo il Psg lo ha fatto prima di noi“.

Sono state queste le parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito, in occasione della cena di Natale biancoceleste. Un primo passo verso eventuali nuovi scenari per il club della Capitale allenato da Maurizio Sarri, a pochi giorni dalla vittoria 9 contro 11 sul Parma.

Di fatto, il gesto di suonare la campanella che chiude le contrattazioni giornaliere a Wall Streetnon è altro che un atto simbolico. Ma è un chiaro segnale di come il club possa in futuro essere quotato anche in quella Borsa in un futuro non troppo lontano, oltre a quella di Milano.

Un percorso già esplorato dal Cadiz in Liga, che ha riscontrato un ritorno economico positivo e che quindi incoraggia altri club a fare lo stesso. La Lazio di Lotito in primis. Una mossa anche per rialzarsi dal blocco del mercato della scorsa estate, che ha creato non pochi problemi in avvio di stagione.

“Fiduciosi che a gennaio potremo fare mercato senza problemi”

Ci hanno bloccato il mercato – ha ricordato il presidente Lotito sempre in occasione della cena di Natale – per una spesa di 3 milioni che è stata anticipata a marzo invece che essere effettuata ad aprile. Non ci è stato consentito di fare acquisti con danni enormi, perché abbiano ricevuto offerte molto interessanti per un paio di giocatori, che però abbiamo dovuto lasciare perdere perché, non potendo comprare, non potevamo fare cessioni“.

Claudio Lotito (IMAGO)
Claudio Lotito (IMAGO)

E ancora. “L’indice di liquidità che non abbiamo rispettato è in realtà un indice di stupidità. Non so se è figlio di un problema con la Federcalcio, sicuramente però con la Uefa non abbiamo avuto alcun problema per avere la licenza. Non accetteremo più quello che è successo. La Lazio non aveva una situazione per la quale poteva esserle bloccato il mercato“.

Infine, il presidente biancoceleste ha concluso: “Questa è una squadra che ha 300 milioni di patrimonio giocatori e altri 300 di patrimonio immobiliare. Non ha problemi di insolvenza, insomma, né debiti. Siamo molto fiduciosi che a gennaio potremo fare mercato senza problemi. Vedremo presto se i fatti daranno ragione a noi oppure ad altri. I danni che abbiamo subito sono stati notevoli perché sono girate voci su una situazione critica del club che avrebbe potuto portare ad una vendita della società. Tutto ovviamente falso”.