Lazzari: “Quarantena? Obbligato a tagliarmi i capelli. Alla play gioco con Cataldi”
“Mi sono dovuto tagliare i capelli da solo, mi erano cresciuti in una maniera incredibile”, parola di Manuel Lazzari che, durante la quarantena, ha dovuto arrangiarsi in un fai da te. “Il primo mese è stato veramente duro, a me piace correre e sono anche abituato ad allenarmi in gruppo. Ormai le giornate sono simili, lavoro ogni giorno alternando corsa, forza e bike. Cerco di alternare gli esercizi”. E dopo l’allenamento un po’ di spensieratezza: “Vedo la tv, ho appena finito la Casa di Carta, ieri sera ho iniziato ‘The Stranger', oppure gioco alla play. Con chi gioco? Ogni tanto trovo Danilo Cataldi e passiamo un’oretta insieme, è uno sfogo”, ha raccontato l’esterno in diretta su Lazio Style Radio, la radio ufficiale del club.
Con un tuffo nel passato, si arriva esattamente al suo trasferimento in biancoceleste della scorsa estate: “Firmare per un grande club come questo era un sogno, vincere la Supercoppa dopo pochi mesi e giocarsi lo Scudetto è ancor più straordinario, speriamo di riuscire a chiudere questo campionato perché ce lo meritiamo, abbiamo entusiasmo, non abbiamo mai staccato la testa. È normale che adesso si pensa meno al calcio, c’è un’emergenza da risolvere e si deve pensare alla salute, ma ci faremo trovare pronti quando sarà possibile tornare in campo. Mi manca molto poter stare con i compagni, lo staff, i magazzinieri, il cuoco… veramente con tutti! Stavamo costruendo qualcosa di bellissimo ma nessuno ha dimenticato nulla e presto ritorneremo”.
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Sulla squadra e sui compagni: “In rosa ci sono giocatori validissimi dal punto di vista tecnico, vantiamo un centrocampo tra i migliori in Europa. In fase offensiva sfruttiamo spesso anche il possesso palla, quindi ho meno modo di puntare l’avversario, come facevo invece alla Spal. Noi difendiamo in 11, gli attaccanti si sacrificano, poi quando riconquistiamo la palla creiamo rapidamente molte occasioni pericolose. È un piacere allenarsi con questi compagni e poter apprendere quotidianamente da loro. Siamo un gruppo molto unito, non c’è alcuna competizione, abbiamo tutti un grande rapporto fuori dal campo. È la nostra forza”, ha spiegato. “La mia velocità? Mi ha sempre contraddistinto, anche quando ero più piccolo. In ogni allenamento e in ogni partita cerco di sfruttarla al massimo. Alla Spal difendevamo e attaccavamo in modo diverso, non è stato semplice capire cosa voleva Inzaghi. Poi sono cresciuto e adesso sono felice di dare il mio contributo alla squadra”.
E infine, un messaggio tutti rivolto ai tifosi: “Passato questo virus (tutte le news dal mondo), certamente qualcosa cambierà. Sono partito dal basso, ora gioco con la Lazio: è un sogno. Mando un grande abbraccio ai tifosi, presto torneremo a gioire tutti insieme allo stadio e saremo ancora più forti”.