Lazio-Napoli, sfida da Champions. Giordano: “Immobile mi assomiglia e ho un debole per Insigne”
Lazio-Napoli, la gara da non perdere per Bruno Giordano. Per il doppio ex centravanti 16 anni in biancoceleste e 3 in azzurro, ma intensi. I numeri e il luogo di nascita permettono di trarre facili indicazioni, ma in realtà il cuore di Giordano è diviso a metà. Si prevede spettacolo all’Olimpico.
“Lo dice la classifica anche se gli azzurri sono più avanti e sono sempre stati in zona Champions” – si legge nelle pagine de Il Mattino – “Sarà una gara intensa e spettacolare, aperta ad ogni risultato. Un peccato il divieto per i tifosi napoletani, il loro sostegno è importante per la squadra. Alla partita arriva meglio la Lazio, perché ha eliminato la Roma e sarà gasata. Bisogna vedere come il Napoli ha digerito l’eliminazione ad opera della Juventus. Nonostante sia nella posizione di chi insegue, mentalmente sta messa meglio la squadra di Inzaghi”.
Pressioni diverse: “La Lazio è una delle sorprese del campionato, il Napoli invece poteva fare qualcosina in più: penso ai punti persi contro le piccole, per esempio contro Pescara, Palermo e Sassuolo“. Sulla sfida tra Inzaghi e Sarri: “Stimo Simone da quando allenava nelle giovanili della Lazio. Il salto inserie A non era facile, lui non solo si è dimostrato un grande professionista ma anche un tecnico preparato, capace di ricompattare il gruppo dando un’anima alla squadra. Sarri è un grande allenatore ma dovrebbe capire che in 90’ non si può giocare sempre alla stessa maniera, bisogna anche rifiatare e saper soffrire. Il Napoli gioca un calcio splendido, ma quando viene il momento di gestire occorre saperlo fare”.
Il calcio champagne di Sarri porterà anche trofei? “L’estetica ha il suo pregio, ma solo una squadra senza l’assillo del risultato può ricercarla in modo esclusivo, per vincere bisogna giocare bene e pensare al punteggio finale”. Sfida tra bomber, Immobile-Mertens: “Immobile mipiace molto perché non si arrende mai, nel modo di interpretare la partita mi assomiglia, ha lo spirito del combattente. Mertens non dà punti di riferimento, è tecnico enon èun falso nove, perché segna da centravanti vero. Felipe Anderson e Insigne? Il brasiliano èuno degli uomini chiavedella Lazio insieme a Milinkovic-Savic. Ho un debole per Insigne sin da quando giocava nella Cavese. Quando allenavo a Terni l’ho affrontato e mi ha sempre colpito. Il fatto che ora si stia consacrando non mi sorprende ma mi rende felice, anche perché è un napoletano che gioca nel Napoli”.
Per Giordano due delle tre squadre che giocano il miglior calcio d’Italia: “Per il Napoli la qualità del gioco, il migliore inserie A con quello dell’Atalanta e proprio quello della Lazio, può fare la differenza. E’ una partita da tripla. Ma se verso la fine della gara emergerà un pareggio potrebbero anche accontentarsi per tenere a distanza le altre rivali”.