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Julio Cruz: “Quanti gol con Ibra. Spero che Lautaro resti all’Inter”

La dinastia Cruz prosegue. Dopo Julio, adesso tocca a Juan Manuel: "Lui è giovane, ha vent'anni ma gioca in prima squadra con il Banfiled in Argentina. E' un centravanti come lo ero io, spero che un giorno possa arrivare in Italia". El Jardinero, come fu soprannominato l'ex attaccante nerazzurro, al suo arrivo in Italia nel 2003 ha vestito la maglia del Bologna: "Il presidente era Gazzoni, che oggi purtroppo ci ha lasciato. Un abbraccio alla famiglia e a tutta la città. Quello che succede nel vostro paese non è bello, ma anche in Argentina la situazione è delicata. Le nostre vite sono cambiate". 

I ricordi in rossoblù di Cruz sono tanti: "Bologna mi ha aperto le porte dell'Italia. E' una bellissima città. Arrivavo dall'Olanda. Una cosa che ricordo bene è quando andavamo in ritiro. Servivano circa quindi minuti per arrivare allo stadio. Da quando partivamo fino all'arrivo tutti i tifosi ci seguivano incitandoci. All'inizio è stato complicato perché il calcio italiano è difficile". Nel 2003 l'arrivo all'Inter: "Il gol più importante contro la Juve è stata la punizione al Delle Alpi. Nessuno si aspettava che calciassi così. Quella settimana tutti credevano nella nostra vittoria. Quella rete è la mia preferita". 

Dall'Inter del passato a quella del presente. In attacco un altro argentino: Lautaro Martinez. "Spero che non vada via. Lui è un grandissimo giocatore, mi dispiacerebbe se partisse. Credo che la società possa tenerlo ancora. Se parte è una sua scelta, ma non vedo un altro giocatore che possa affiancare Lukaku. Spero che nei prossimi anni diventi il centravanti che la Nazionale argentina vuole. Adesso c'è Messi, che è il numero uno al mondo". Oltre a Lautaro, Cruz ha parlato anche di Dybala: "E' un altro giovane che sta facendo molto bene. Non penso possa giocare con Leo in Nazionale, hanno ruoli simili". 

In Italia, Julio Cruz ha lasciato tanti amici. Quello con cui si è trovato meglio è stato Ibrahimovic: "Lui è stato il mio preferito. Con Crespo ho giocato poco insieme perché eravamo molto simili. Mi trovavo bene con Zlatan e abbiamo fatto tanti gol insieme all'Inter". 

Redazione

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