L’ultima Coppa l’ha alzata lui, 22 anni fa e con la fascia da capitano al braccio. “Mi fa tanto piacere quando ricordano che sono stato io l’ultimo a riuscirci. Adesso, però, mi sono stufato di vedere campioni della Juve con le lacrime agli occhi: è arrivata l’ora di alzarla di nuovo, e questo può essere l’anno giusto: noi vincemmo la Champions, è vero. Ma la squadra di Allegri è più forte di quella in cui giocavo io”, confessa Vialli ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
I presupposti per riuscirci non mancano: “La Juve, per completezza della rosa, è la squadra più forte d’Europa. Con CR7 c’è stata un’evidente crescita del gruppo quanto ad autostima, adesso i bianconeri se la possono giocare con Barcellona e Manchester City. Anche in Italia, però, ora le rivali sono abbastanza competitive: Ancelotti è l’uomo giusto per rinvigorire il Napoli, l’Inter sta facendo bene e la Roma ha un atteggiamento ideale per la Champions, con tanto pressing e bel gioco”
“La forza dei bianconeri è nella loro capacità di mettere i singoli nelle condizioni di rendere al meglio, un esempio che dovrebbero seguire tutte le aziende, non solo quelle radicate nel mondo dello sport. Cambiano sempre al momento giusto, sono in continua crescita”
Quanto ai commenti su singoli, Vialli ha esaltato i nuovi arrivi in bianconero: "Cristiano è fondamentale, e non solo perchè è una certezza sul campo. Vedere uno che ha vinto tutto, uno dei migliori, allenarsi quotidianamente con la fame di ancora non è sazio di vittorie, aiuta l'intera squadra a sviluppare una mentalità fondamentale. Per questo CR7 incide positivamente sulle squadre dove va a giocare. Cancelo, invece, ha mezzi fuori dal comune, nella Juve sta riuscendo a trovare i giusti equilibri e ad esprimersi al meglio, ma credo che se passasse in una squadra di livello più basso e gli fosse imposto di giocare più dietro che avanti, faticherebbe pure lui"
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