Un passato da 'zanzara' e un presente da... dogana. Una trasformazione, quella di Brozovic, etichettata proprio in questi termini da Dejan Stankovic, sorpreso dalla crescita esponenziale del centrocampista croato.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l'ex nerazzurro ha analizzato le caratteristiche del classe '92, soffermandosi anche sugli aspetti da migliorare: "Detta i tempi, dà ritmo, è sicuro. Ha cambiato marcia, trovando quella continuità che non aveva due anni fa. La fiducia di tutti lo spinge anche a sperimentare cose diverse. Per carità, non carichiamolo di troppe pressioni, ma adesso tutta la squadra gli ruota attorno. Prima giocava da interno, lo chiamavo 'a zanzara' perché correva dappertutto, andava a pressare ovunque. Ma faceva 'troppo', come diceva anche Spalletti. Adesso è diventato la dogana, sta in mezzo, tutto passa da lui. Analogie con me? Non abbiamo paura di provare giocate difficili, ci vuole carattere. Non deve pensare però di essere arrivato, non deve dimenticare gli insegnamenti che lo hanno portato al top".
Stankovic racconta poi un curioso retroscena, utile a capire come l'Inter possa essere l'anti-Juve: "Sono stato ad Appiano il venerdì prima del derby, ho visto come allenatore e giocatori preparavano quella partita, i dettagli che curavano e questo mi ha sorpreso positivamente. Il campionato è lungo, ma io sono realista: la Juve è una delle favorite per vincere la Champions, naturale lo sia anche in Italia. Però mai dire mai, vivranno anche loro momenti di difficoltà e l'Inter dovrà sfruttarli. Spalletti ha anche una panchina lunga, può cambiare 5-6 uomini senza abbassare il livello e questo può fare la differenza".
L'intervista completa sulle pagine della Gazzetta dello Sport oggi in edicola...