Sette anni di Juve non si dimenticano facilmente, per questo Igor Tudor si sente ancora bianconero. Nonostante la lontananza, nonostante alla fine della passata stagione si sia seduto su un’altra panchina bianconera, quella dell’Udinese. L’allenatore croato ora ripensa al suo passato e ne fa tesoro: “Per me è stato fantastico vivere quel mondo tutti i giorni – Ha ribadito Tudor alla Gazzetta dello Sport – Ora a 40 anni mi rendo conto di dove ero, prima ero troppo giovane per capirlo. Adesso mi rendo conto meglio perché questo club ottiene grandi risultati, dentro e fuori dal campo”.
Tante gioie quelle vissute da Tudor alla Juventus, anche qualche delusione, soprattutto legata alla Champions. Ma ora con Ronaldo potrebbe essere diverso: “La Juventus è un top club, lo dimostra vincendo da 7 anni in Italia. L’arrivo di Ronaldo è la prova tangibile della programmazione bianconera per rimanere sempre ai vertici del calcio mondiale.
La Champions League non è un’ossessione, ma un obiettivo. L’acquisto di Ronaldo ha dimostrato che nella visione bianconera non esistono limiti. Non è facile vincere la Champions, ma è necessario alzare l’asticella e restare sempre tra le prime 7-9 d’Europa: così la Juve avrà sempre maggiori probabilità di vincere. Se arriverà la svolta magari arriverà più di una Champions nei prossimi 4 o 5 anni”.
Dal passato bianconero Juve a quello più recente legato all’Udinese: Tudor analizza la fine del rapporto maturata in estate: “Per quanto mi riguarda abbiamo raggiunto l’obiettivo che avevamo prefissato. A salvezza ottenuta ci sono state delle situazioni particolari, ma ora si guarda avanti”.
L’intervista completa sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi.