Vanja Milinkovic-Savic è già pazzo del Torino. Al portiere serbo, arrivato in anticipo di tre mesi rispetto al previsto, è bastato un giorno per innamorarsi del mondo granata. Vanja, fratello di Sergej, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media serbi:
"Miha decisivo per me" - si legge nelle pagine di Tuttosport - "Seguo regolarmente il campionato italiano in tv e ho notato che si segna molto anche negli ultimi minuti delle partite. Benissimo: perché io non voglio morire di noia, in porta. Anzi, mi piace molto quando sono costantemente sotto pressione, perché così è anche più facile mantenere la concentrazione. A Torino, in questa stagione, Hart ha mostrato tutto il suo valore. I tifosi del Toro si sono abituati alle sue brillanti prestazioni, quindi siaspetteranno che anche io sia all’altezza. Spero di soddisfare le aspettative. Ho ricevuto tante offerte nei mesi scorsi, ma ho optato per il Toro innanzi tutto per la presenza di Mihajlovic. E poi troverò anche i miei connazionali Ljajic e Lukic. Il fatto di parlare la stessa lingua mi sarà di grande aiuto".
Idolo? Ha giocato nel Toro, ma più a lungo nel Milan... "E’ Christian Abbiati.Lo ammiravo perché era totalmente... pazzo! Una sana follia tra i pali. E i migliori portieri sono proprio un po’ così. E’ necessario avere anche tanto coraggio per rendere al meglio: pur di parare un tiro impossibile, io sono disposto a tutto. D’altra parte il senso dello sport è raggiungere vette sempre più alte. E da quando mi sono bruciato con il Manchester United, ho cambiato il mio atteggiamento. La filosofia della mia vita, ora, è entrare dalla porta sul retro, ma per poi uscire da quella principale. Ho capito che è importante non saltare i gradini delle scale, ma muovere un passo per volta. La lezione mi è servita".