"Aprile avrebbe dovuto rappresentare il mese della nostra esplosione. Invece stiamo buttando via la bella rincorsa che abbiamo fatto, dobbiamo dare tutti di più. A partire dal sottoscritto". Quando il gioco si fa complicato, tocca ai calciatori di maggior esperienza dare la scossa: appello al quale risponde "presente" Migjen Basha. Il centrocampista albanese classe 1987 del Bari, costretto agli straordinari sabato a La Spezia, dove era partito in panchina "perchè mister Colantuono mi aveva visto un pò stanco" ed è stato chiamato in causa all'alba della partita per il ko di Romizi, suona la sveglia: i quattro punti raccolti nelle ultime cinque partite hanno spedito i biancorossi ai confini della zona playoff e all'orizzonte c'è la trasferta di Carpi, contro un avversario distante due punti in classifica. "Sarà una finalissima -ammette il numero 8 biancorosso- se perdiamo anche lunedì, rischiamo davvero grosso. Di brutte figure ne abbiamo fatte abbastanza, è tempo di cambiare il trend".
Lontano dalla Puglia, il Bari viaggia a una media da zona-retrocessione: 12 punti in 17 partite, quattro sconfitte consecutive tra Chiavari, Trapani, Vercelli e La Spezia ("A Trapani abbiamo toccato il fondo, contro Pro Vercelli e Spezia non sono state belle partite da parte di tutte e due le squadre"), a secco di reti da 395 minuti. Eppure la classifica quasi aspetta i biancorossi, con sei squadre raccolte in cinque punti tra nono e quarto posto: "Noi dobbiamo pensare solo a fare punti -il monito di Basha- non abbiamo più jolly, dobbiamo solo pensare a lavorare e correre. Mancano sette partite per raggiungere i playoff, serve darsi una svegliata". Out per infortunio Brienza, in casa Bari si è spenta la luce, con una manovra prevedibile e lenta: "Sicuramente abbiamo perso un calciatore fantastico, per il nostro possesso palla era fondamentale. Le critiche al centrocampo? Non mi feriscono, succedeva lo stesso anche a Torino e in tre anni siamo arrivati in Europa League. E' chiaro che le critiche fanno parte del gioco, in questo momento non stiamo giocando bene ed è giusto che arrivino".
Meno di un mese fa ha incrociato in Nazionale, con la maglia della sua Albania, l'Italia di Ventura, sotto la cui guida ha vissuto tempi da incorniciare nella Torino granata: "Ma anche a Bergamo, con mister Colantuono, avevamo una grande squadra, con dei singoli che facevano la differenza in ogni momento, mentre a Torino c'era un gioco che esaltava il collettivo". Immagini accumulate nell'album dei ricordi. Il presente racconta di una via Emilia da percorrere, con la necessità di riscattare le ultime spente prestazioni. Verso Carpi, in mediana mancherà Romizi, appiedato per una lesione del bicipite femorale destro: per Basha sarà tempo di straordinari. "Non so se il mister mi chiederà di stringere i denti, ma di certo se succederà sarò a disposizione". A dover cambiare è l'atteggiamento, ma a non poter mancare è l'equilibrio. Questa la ricetta di Basha: "Purtroppo siamo in questa situazione e ora ci tocca non buttare via questa stagione nella quale non siamo partiti bene, ma poi abbiamo dato vita a una bella rimonta. Ci serve equilibrio, da parte di tutti: solo così possiamo raggiungere i nostri obiettivi".