“Si pronuncia ‘Kessì’”. Tutta una questione di puntini sulle ‘i’. Ops, di accenti. Parola del diretto interessato. Quel Franck Kessié che invece il definitivo “Sì” alle pretendenti ancora non l’avrebbe pronunciato. A differenza di quanto affermato da molti, nonostante sarà sicuramente una figura chiave del prossimo mercato. E se “piace ad almeno 20 squadre” come affermato dal suo agente, George Atangana, ci sarà da divertirsi. Beh, non è difficile immaginare come un 96’ con 24 presenze alla prima stagione in A firmate da 6 gol e 4 assist faccia gola a molti. Scontato. Anche se tra questi c’è una pretendente in particolare: la Roma. La più decisa a puntare sul giocatore. Storia di un susseguirsi di conferme e smentite. Tante, continue. A partire da qualche mese fa: a cascarci fu il Papu Gomez. “Credo che abbiano venduto Kessié alla Roma, ma rimarrà ancora un anno…”, dichiarò ai microfoni di una radio argentina. Una bella ramanzina dall’Atalanta e la pronta smentita di Sartori stesso “Se ne parlerà in estate…” non fecero altro che alimentare le voci. Qualcosa era filtrato. Nelle ultime ore poi, la notizia di un affare fatto ha preso il largo. E ha irritato, non poco, l’agente del centrocampista: “Ascoltiamo tutte le offerte, poi valuteremo”. La verità è che dopo Pasqua è previsto un incontro tra la Roma e l’agente del giocatore. Perché l’interesse dei giallorossi nei confronti dell’ivoriano è un dato di fatto. Impossibile da smentire. Con Kessié che non disdegnerebbe affatto un eventuale approdo nella Capitale. Accantonando così, forse momentaneamente, quel “sogno di giocare nello United e in Premier. Mi piace anche il Chelsea e direi di sì sicuramente anche a loro”. Un passo indietro. Forse due. La probabilità di rivedere quell’esultanza da militare dedicata a “mio papà: giocava nella Serie A ivoriana poi è diventato un militare, è morto di malattia quando io avevo 11 anni” in Serie A anche in futuro aumenta sempre più. Attenzione a fraintendere però: “Per me il calcio è solo un gioco, non una guerra”. Con l’Italia ancora nel destino. Una storia iniziata nel 2013 quando "mi voleva la Juve ma non avevo ancora 18 anni: da piccolo però guardavo il Milan. Che giocatore Shevchenko", anche se “avevo freddo appena arrivato! Quando sono uscito dall’aeroporto volevo tornare a casa mia, in Costa d’Avorio”. Il clima della Capitale rispetto a quello del nord potrebbe essere un punto a favore dei giallorossi nella corsa al giocatore della Dea. Senza dimenticare un "amore per la tattica italiana” aumentato giorno per giorno. Questione di una filosofia inculcatagli ulteriormente da Gasperini. “Ho un grande rapporto con Gasp: vogliamo continuare a vincere per inseguire l’Europa”. Nonostante qualche multa di troppo… "Sono stato multato di 120 € per essermi presentato in ritardo due volte a pranzo”. Ragazzate che non serviranno certo a frenare le pretendenti. Anzi. Con la Roma sempre in prima fila. Pronta a visionarlo da vicino anche nel match di domani all'Olimpico. Pochi dubbi sulle qualità di Kessié. Che, anche se a detta di molti quel “Sì” l’avrebbe già pronunciato, è destinato inevitabilmente a diventare un uomo mercato della prossima estate.
Data: 15/04/2017 -