Sandro Tonali è stato, senza ombra di dubbio, uno dei migliori calciatori dell'Italia nel corso della fase a gironi di Nations League. Un periodo di forma, quello del numero 8, ottimo, come dimostrato anche in Premier League al Newcastle. Ai microfoni di Vivo Azzurro TV, Tonali ha racontato il suo ritorno in seguito alla squalifica per scommesse.
Tonali: "Ritorno? Una liberazione"
Dopo i dieci mesi di squalifica per la vicenda scommesse, lo scorso 6 settembre Tonali è tornato a vestire la maglia dell'Italia contro la Francia: "Un po’ una liberazione. I primi incontri con il Newcastle li avevo vissuti molto a livello emozionale e poco a livello calcistico, invece quello l’ho vissuto totalmente a livello calcistico. Era la terza partita e non avevo più l’emozione della prima. È stato molto bello, è arrivato tutto in maniera naturale”.
Quindi, il centrocampista ha parlato della squalifica: "Un percorso molto duro, ma molto produttivo. Porterò sempre con me il ricordo dell’anno che ho passato fuori dal campo: è giusto non dimenticarlo. Quando un giocatore si allena per tutta la settimana senza il suo obiettivo finale, la partita, trovi un senso di vuoto dentro di sé. Non è stato semplicissimo stare il primo anno lontano da casa senza giocare una partita ufficiale, ma cercando di mantenere solo la forma fisica. Questa è stata la sfida che ho dovuto affrontare nella maniera più seria possibile".
Tonali ha infine parlato del rapporto con Spalletti: "Molto importante, mi è stato vicino. Non ci siamo sentiti tantissimo, ma ci siamo sentiti nei momenti giusti, sia prima che dopo l’Europeo. Sperava di ritrovarmi in una forma normale, sapendo che dopo un anno fermo non sarei potuto stare benissimo".