Bosman: “Buttato via dal sistema, FIFA e UEFA invece hanno alimentato il loro impero”
Bosman, ex calciatore la cui causa nel 1995 cambiò il mondo dei trasferimenti, ha parlato dell’attuale decisione della Corte di Giustizia
La sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea della giornata di ieri, che ha dichiarato contro le normi UE le azioni di UEFA e FIFA nell’ambito della Superlega, hanno creato un precedente nella storia del calcio. Un caso storico, secondo a un altro, avvenuto nel 1995, che ha modificato per sempre il mondo dei trasferimenti: è il celebre ‘caso Bosman’: con la liberalizzazione della circolazione nell’Unione Europea per tutti i calciatori e la nascita del trasferimento a parametro zero. Ventotto anni dopo, a La Repubblica, lo stesso Bosman ha parlato di questa nuova sentenza.
Bosman: “Il tema è sempre lo stesso: i soldi”
“Il tema è sempre lo stesso: i soldi. Si combatte per quello, i principi e i valori dello sport c’entrano ben poco. E posso ben dirlo io, che ho fatto arricchire gli altri” ha commentato così Bosman, non nascondendo però un certo rammarico: “Ho trasformato un sistema e adesso sono abbastanza povero e mezzo invalido” ribadisce a La Repubblica.
Bosman ha voluto ricordare brevemente la sua sentenza, analizzando pure cosa ha portato: “Nel ’95 vinsi la causa, durata cinque anni, per vedere riconosciuto un mio diritto. Sembrava l’inizio di una nuova era per i calciatori professionisti, per la maggior parte non sono affatto ricchi, con più tutele, invece dura solo un paio d’anni. Da allora, c’è chi si è arricchito sempre di più, e il sistema mi ha buttato via” . Una polemica, quella dell’ex calciatore, volta sopratutto a FIFA e UEFA: “Hanno alimentato il loro impero soprattutto coi diritti televisivi”.
Infine, Bosman ha dichiarato come a conferirgli una certa riconoscenza fu Rabiot quando, al momento del suo passaggio a zero dal PSG alla Juventus, girò all’ex giocatore circa diecimila euro.