La Spagna non perdeva una partita (escluse le amichevoli) in casa da 15 anni: l'ultima era stata contro la Grecia nel 2003 a Saragozza e in campo c'erano - tra gli altri - Salgado, Puyol, Valeron, Raul, Exteberria. Insomma, calcisticamente una vita fa. Ieri la striscia di 34 vittorie e 4 pareggi si è interrotta in Nations League contro l'Inghilterra: un 2-3 che fa male anche per come è arrivato, visto che al 45' Kane e compagni erano già sul 3-0.
Ma cosa non è andato nella squadra di Luis Enrique, che finora tanto bene stava facendo (in Nations League 6-0 alla Croazia e vittoria a Wembley 2-1)? A venirci incontro nelle possibili spiegazioni è - indirettamente - proprio il Ct spagnolo. L'emittente LaSexta, infatti, è entrata in possesso degli appunti di gara di Luis Enrique: un paio di fogliettini nei quali l'allenatore segnala gli errori (individuali e non) dei suoi.
L'origine del cortocircuito sembra essere la "pressione scoordinata": la Spagna ha sofferto il fraseggio inglese, come confermato anche da un'altra annotazione di Luis: "Marco Asensio 'salta' (salta la sua pressione, ndr) e lascia passare (N.2)". Altro aspetto sottolineato è quello degli "errori individuali", insieme all'altezza degli esterni.
Tra gli inglesi, è stato senza dubbio Sterling la spina nel fianco: "descolgado", cioè troppo libero di muoversi tra le linee e inserirsi tra le falle del pressing spagnolo. Infine, la sofferenza della Roja quando l'Inghilterra andava in contropiede, come dimostra il gol di Rashford innescato direttamente da un rilancio di Pickford: "Gol saque portero (N.5) - contragolpe" ("Gol dalla rimessa del portiere, contropiede").