I playout tra Venezia e Salernitana si dovranno giocare, ha stabilito la Corte d'Appello. Ma dopo venti giorni di verdetti extra campo che hanno scritto e riscritto la classifica di Serie B, i calciatori delle società interessate non ci stanno. Piano allenamenti stravolto, le date dei playout all'interno della finestra internazionale (che priverebbe le rose di Venezia e Salernitana di alcuni elementi) e soprattutto la squadra di Cosmi che è passata dalla salvezza certa alla possibile retrocessione in un batter d'occhio.
Una mazzata anche sotto il profilo mentale, che giocatori e società hanno lamentato in conferenza stampa e agli organi competenti. "Secondo noi è stato sbagliato e affrettato rendere esecutiva la sentenza di primo grado senza attendere il verdetto di secondo grado sul caso Palermo", ha parlato il presidente dell'Aic Damiano Tommasi da Mestre. "Si sarebbe evitata tutta questa situazione, che fa male al calcio e rende difficile giocare uno spareggio in condizioni normali".
A Tommasi non sono piaciute soprattutto le dichiarazioni del presidente della Figc Gravina, che nella giornata di ieri aveva fatto sapere che 'ci sarebbero state sorprese, per chi vorrà intraprendere altre battaglie'. "I toni e i contenuti mi sembrano sbagliati, i giocatori tutelano i loro diritti come tutti i lavoratori", ha spiegato l'ex centrocampista. "Oggi abbiamo incontrato i calciatori del Venezia e c'è stata una videoconferenza con quelli della Salernitana. Il Venezia ha deciso di intraprendere la strada del ricorso al TAR del Lazio e vediamo cosa accadrà. Di sicuro non ci sono i presupposti perché si possano disputare i playout in condizioni normali".
Domani mattina il Venezia presenterà l'impugnazione dell'atto del Presidente di Lega, ma il tempo è poco: la gara d'andata all'Arechi di salerno è prevista mercoledì 5 giugno alle 20:45.