Dopo il pareggio del Benito Stirpe contro il Frosinone, il Milan di Rino Gattuso, è chiamato alla prova del nove in casa domani sera contro la Spal. I rossoneri non vincono da inizio dicembre, 2.1 contro il Parma, poi tre pareggi ed una sconfitta in campionato, più il doloroso k.o. di Europa League contro l'Olympiakos, che ha condannato la squadra di Gattuso all'eliminazione dalla competizione. Ha parlato così oggi, l'allenatore del Milan in conferenza stampa:
“Koulibaly? Son d’accordo con le parole di Ancelotti, giusto fermarsi, ma è anche vero che non era tutto lo stadio a fare ululati ma 4 imbecilli. Bisogna portare rispetto a tutte le persone: bianchi, neri, siamo tutti uguali.
Donnarumma? La sua stagione penso sia positiva, per l’età che ha è un fenomeno e sta dimostrando il suo valore: l’altro giorno se non abbiamo perso è per merito suo.
Siamo una famiglia, dobbiamo fare entrare meno spifferi possibili: abbiamo sistemato la difesa ma non riusciamo a fare gol, abbiamo rischiato anche di perdere l’altro giorno e abbiamo fatto un dicembre disastroso. Ma abbiamo occasione di arrivare a quota 31 punti al giro di boa, e poche volte negli ultimi anni al Milan è successo. Sento da tempo che devo andare via, che deve arrivare un altro allenatore, ma io devo pensare a continuare a dare il massimo: parlo con i dirigenti e mi fanno fiducia, io devo pensare alla squadra e ai miei giocatori.
Suso? Oggi proverà. Dobbiamo trovare la nostra tranquillità, abbiamo avuto dei match ball e li abbiamo falliti: anche quando eravamo quarti sembrava non andasse bene nulla. Quando non giocavamo bene vincevamo, veniamo giudicati per i risultati e ora facciamo fatica: quando dico che ci manca la qualità in questo momento è sui 4 giocatori davanti. Castillejo dopo due dribbling sbagliati è scomparso dal campo, la squadra non ha tanta intensità ora.
Io voglio continuare a restare qui a lavorare, non a pettinare le bambole: siamo aggrappati ai risultati, ma c’è grandissima voglia di andare avanti con questi ragazzi. La mia testa non pensa al futuro, ringrazio chi mi ha dato la chance di allenare il Milan: mi sono abituato ad essere sempre in discussione, il mio futuro è oggi ed è preparare la partita di domani”.
“Higuain? Voglio vedere il giocatore visto nel secondo tempo a Frosinone, che salta l’uomo e dà superiorità: non voglio stare a parlare di cessione o non cessione, questo riguarda lui e il suo entourage. A Frosinone ha combinato più volte con i giocatori d’attacco nella ripresa”.
“Se ritirerei la squadra dal campo dopo ululati razzisti? Credo di sì, bisogna avere il coraggio di farlo. Ma anche negli altri paesi succede anche questo, si sono viste banane in campo. Koulibaly è un armadio, un carrarmato, bisogna anche vedere in che lettura viene fatto quel verso”.
“Guardate le ultime 2 stagioni di Higuain alla Juventus: fa più dribbling quest’anno rispetto all’anno scorso, tocca tanti palloni quanti ne toccava alla Juve, ma ora gli manca la stoccata: sembra a livello fisico non stia benissimo ma non è così, parlo ogni giorno con lui. Ogni giorno sento dire che lo ha chiamato Sarri, un altro che lo ha chiamato tizio e caio: penso lui rimarrà qui, per ciò che ci siamo detti. Poi magari mi sbaglio”.
“Abbiamo il dovere di dare qualcosa in più: spero la squadra domani faccia una bella prestazione, ma non mi interessa tanto quello, quanto il risultato”.
“Suso oggi proverà, ha ancora un po’ di fastidio, ma vediamo. Non voglio vedere una squadra molle, ma tosta, che nei momenti di difficoltà va con la bava alla bocca e con mentalità”.
“Potevamo fare si qualcosa in più, con il Torino idem: poi è inutile stare qui ad elencare gli infortuni, c’è stata poi un’involuzione a livello tecnico e tattico”
“Io parafulmine? So da dove vengo, che educazione ho, quanto ha faticato per arrivare dove sono arrivato: anche mio padre dice a volte che mi assumo troppe responsabilità. Mi piace farlo, penso che sia giusto così: questa squadra ha dimostrato sotto la mia gestione che a livello di carattere e mentalità manca qualcosa. Poi porto rispetto per le persone, poi non sto qui a pensare di essere un allenatore scarso o meno: penso a continuare e migliorarmi”.
“Penso che se arriverà il gol cambierà tutto. Çalhanoglu e la sua posizione? Nei primi 25’ con la Fiorentina è stato imbarazzante, ma non si è nascosto, è uscito e ha chiesto palla. Fin quando sarò qui ad allenare Çalhanoglu resterà qui, nei momenti di difficoltà va data fiducia ai giocatori. Per me per la qualità che ha non può sbagliare a calciare”.
“Conti? Non ha i 90 minuti nelle gambe, penso si debba dargli minutaggio, la strada è questa. Bisogna metterlo in condizione per farlo giocare dal primo minuto, ad oggi non è pronto".
“Borini sarà dei nostri domani, Bertolacci anche lui a disposizione. Biglia credo sarà a disposizione a fine gennaio. L'unico che non avremo a disposizione a fine gennaio è Bonaventura. Strinic ha avuto un problema al polpaccio, ce l'aveva già due mesi fa, ha avuto una ricaduta. Quando ricominceremo a gennaio sarà a disposizione. Caldara tornerà a febbraio”.
“Tra me e la società c’è grande onestà, la vicinanza tra me e loro la sento: per questo ho detto che siamo dentro casa e si devono mettere da parte tutti gli spifferi”.
“Nessuno mi ha mai detto che ho un ultimatum, quando ero in bilico per alcuni due mesi fa la società mi ha sempre detto di continuare a lavorare e non pensarci. I nomi che fate li fate voi: la società non mi ha mai dato tot giornate per lavorare”.