Con la maglia della Sampdoria era diventato uno dei talenti più in vista del campionato italiano. Dopo il mancato approdo alla Juventus e due anni complicati alla Roma, Patrik Schick ha finalmente trovato in Bundesliga una nuova vita.
L'attaccante classe '96 oggi milita nel Bayer Leverkusen ed è da poco stato premiato come miglior giocatore del mese di dicembre. Con 18 reti in 16 partite è il secondo miglior marcatore del campionato tedesco: "Sono felice a Leverkusen e di come sta andando la mia vita in Germania" ha dichiarato in una recente intervista ai microfoni del The Independent. L'ex Samp e Roma ha ripercorso, tra le altre cose, anche il suo passato in Serie A.
Schick: "Pensavo di dover smettere di giocare"
Dopo un grande campionato in maglia blucerchiata, nell'estate del 2017 sembrava tutto pronto per il suo passaggio alla Juventus. Ma le visite mediche non andarono come previsto e, a causa di un'infiammazione cardiaca, i bianconeri rinunciarono al trasferimento: "È stato uno shock perché non sentivo nulla. Pensavo di essere un ragazzo sano. Quando mi hanno detto che era un problema cardiaco, ovviamente, ero preoccupato per la mia salute. Nella mia testa pensavo che avrei dovuto smettere completamente di giocare a calcio".
I problemi, per fortuna, si sono risolti in fretta e Schick è potuto approdare a Roma. Dove però ha faticato a lasciare il segno: "È stato il periodo più difficile della mia carriera" ha ammesso al The Independent.
"Ovunque fossi stato avevo sempre segnato gol. È stata un'esperienza nuova per me, guardandomi indietro ci sono alcune cose che farei diversamente. Per esempio, al momento della firma ero infortunato, ma essendo stato pagato molto volevo tornare in campo il prima possibile".
"Ho iniziato ad allenarmi e giocare prima del dovuto e questo mi ha causato problemi. Io conoscevo le mie qualità - ha raccontato Schick - ma le circostanze non erano delle migliori per me e sapevo di dover cambiare per dare una svolta alla mia carriera".
