Nicola Murru dal Cagliari alla Sampdoria, minimo comun denominatore? Il mare e la sua presenza costante nell'11 titolare. Un terzino che non si arrende mai e che dopo un anno di apprendistato ha conquistato Giampaolo e si è preso il posto da titolare sulla corsia sinistra della Samp. Nell'ultimo turno ha anche salvato un gol a porta vuota, insomma Murru sta volando a Genova e alla Gazzetta dello Sport ha fatto un bilancio di questo suo primo anno e poco più agli ordini di Giampaolo.
"Sono maturato? Sì è vero. Sento la fiducia del mister e quella della società. Penso di aver fatto il salto di qualità ed ho più consapevolezza dei miei mezzi. Le statistiche non mi rendono giustizia? Non è vero. Quella più importante è migliorata. Un anno fa giocavo qualche partita, poi, finivo fuori. Non avevo continuità. Era la mia prima stagione, dovevo ambientarmi e ho commesso errori che sono costati punti, quindi si sono notati di più. Ora ho tutto quello che lo scorso anno non avevo.
Perché è successo tutto questo? Con Giampaolo mi sono ritrovato in un modo di giocare completamente diverso. I miei compagni lo facevano già da due anni. Un problema fisico, poi, mi ha fatto saltare la preparazione estiva e secondo me è stata la difficoltà più grande. L'ho capito quest'anno.
Rapporto con Giampaolo? Credo che l'episodio che ha raccontato lui in conferenza stampa sia l'emblema del mio rapporto con lui: mi mostrò il video del gol di Dzeko e mi disse dove avevo sbagliato. Poi però mi diede una grande dimostrazione di fiducia facendomi giocare titolare la gara successiva. Certi piccoli episodi possono rivelarsi importanti. Ma ammetto che mentre guardavo il video pensavo "Ok, adesso non gioco più".
Europa League? Rispetto allo scorso anno siamo più compatti, più solidi. E in avanti abbiamo chi sa far gol in qualsiasi momento. Quagliarella? Più invecchia e più migliora. E’ una questione di intelligenza, con quella supera tutti".
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