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Data: 18/02/2017 -

#SalvateilCetraro - Da Toni a Chiellini, il calcio si mobilita: una storia arrivata fino Wall Street

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Se una storia parte da un piccolo paese della Calabria tirrenica e arriva fino a Wall Street, evidentemente racchiude in sé qualcosa di speciale. Cetraro, provincia di Cosenza, 12.000 abitanti circa. Un mare da favola e una passione enorme per lo sport: calcio e pallavolo, su tutto il resto. Già, il calcio. Le domeniche cetraresi sono scandite dai soliti rituali. O almeno lo erano fino a qualche anno fa: messa la mattina, abbondante pranzo, partita al “Comunale” e passeggiata nel tardo pomeriggio. Perché il Cetraro calcio ha una tradizione cinquantennale. Dal 1964 fino ad oggi (con l’eccezione di un anno), i colori biancocelesti hanno sempre calcato i campi di tutta la Calabria. Dopo la ripartenza del 2013 e due campionati vinti consecutivamente, oggi la squadra gioca in Prima Categoria. Ma i giorni che la separano dalla fine del campionato, potrebbero essere gli ultimi di questa gloriosa storia.


Il motivo? Presto spiegato. Perché Cetraro non ha più una struttura sportiva nella quale svolgere le proprie attività. E senza campo, ovviamente, non si può giocare a calcio. Un problema, questo, che dura ormai da oltre 10 anni e che nessuno è mai riuscito a risolvere. Il vecchio “Comunale” giace nell’abbandono più assoluto, consumato dalle continue mareggiate che imperversano incontrollate su di esso.Immagine triste e malinconica. La squadra negli ultimi anni, s’è poggiata sulla vicina struttura di Acquappesa, ma purtroppo, per motivi economici, anche da lì ha dovuto ben presto salutare. La società, disperata, ha quindi annunciato la sospensione definitiva delle attività a fine stagione. Una decisione sicuramente sofferta ma dovuta. Quasi attesa, purtroppo.


Inaspettato invece quello che è successo da lunedì scorso, giorno dell’annuncio, fino ad oggi. Perchè la popolazione è praticamente insorta e sui social ha fatto sentire tutto il proprio disappunto. E’ nato l’hashtag #salvateilcetraro che, nel giro di poche ore, ha fatto il giro del web. I volti noti della Cetraro sportiva hanno risposto presente. Il calciatore Piergiuseppe Maritato, attaccante del Livorno e cetrarese doc, ha coinvolto in pratica tutti i suoi compagni di squadra che hanno inviato le loro foto con tanto di hashtag. Non sono mancati i messaggi del Cosenza calcio tramite l’allenatore in seconda Roberto Occhiuzzi, altro cetrarese, e del team manager Kevin Marulla. Marco Nappi che in Calabria ha allenato, ha risposto presente. Così come la scuola calcio di Alessandro Rosina, originario di Bonifati, paese limitrofo a Cetraro o quella di Santino Mondello, cetrarese ed ex attaccante di Catanzaro e Messina. Senza dimenticare le tantissime società dilettantistiche che non hanno fatto mancare la loro solidarietà. Un flusso continuo che pare non voglia fermarsi. E che supera i confini della Calabria: tanto che a lanciare un video appello per salvare la squadra sono stati anche Luca Toni e Giorgio Chiellini.


Sulla pagina Facebook della società sono arrivati messaggi di cetraresi sparsi per il mondo, che hanno voluto far sentire il proprio sostegno e la propria vicinanza in questo momento difficile. Il calcio per mantenere un legame indissolubile con la propria terra. Messaggi dall’Argentina, dalla Germania e dalla Svizzera. Il broker cetrarese Simone Zenardi, ormai trasferitosi a New York da anni, ha raccontato la storia del Cetraro calcio a Wall Street dove lavora e da ieri è partita una crowdfunding per aiutare la piccola società calabrese: Save Cetraro FC. Insomma, un successo quasi inaspettato che ha lasciato senza parole la società e la squadra che, in attesa e con la speranza di novità, concluderà il campionato di Prima Categoria sul campo della vicina Belvedere, storica rivale sportiva ma che, nel momento del bisogno, ha subito teso la mano ai ‘cugini’. Il lieto fine? Ancora manca. Ma la città, la storia (calcistica e non solo) di Cetraro lo merita. #salvateilcetraro.



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