Mario Pasalic, l'uomo dei gol pesanti. L'ultimo, pesantissimo, il ventiduenne croato lo ha segnato al Bologna, consentendo l'epica vittoria in 9 contro 11. Ma Pasalic è anche l'autore del rigore decisivo nella finale di Supercoppa di Doha.
"È stato importante aver vinto tutti insieme due partite speciali" - dichiara il numero 80 del Milan nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport - "È vero: quella contro il Bologna è stata una sfida... pazza, ma per noi era importante conquistare i 3 punti. Il gruppo il nostro punto di forza? Certo è naturale, è la caratteristica più importante di una squadra di calcio. All'inizio ho trovato qualche difficoltà solo perché dovevo recuperare la migliore condizione fisica. Ci sono voluti 3 mesi, ma ringrazio il Milan e Montella che mi hanno aiutato e aspettato. Questa è la terza stagione della mia carriera. In realtà devo crescere molto, devo applicarmi sempre, ma passo dopo passo senza avere fretta. Nel Milan mi trovo molto bene. Quello che mi ha colpito di più? Donnarumma, è giovanissimo ma è già da considerare un top-player. Un mio grande amico? Tutti. Ma con Locatelli parlo in italiano, mi trovo molto bene con lui".
Spettacolo in campo e anche sui social: "Sì, devo ammettere che in privato sono diverso, anche perché sto molto bene con la mia fidanzata. Mi dà equilibrio, mi piace apparire con lei, è importante come la mia famiglia. Passo sempre giorni felici con tutti". Obiettivi stagionali: "Io spero di conquistare l’Europa e, naturalmente, di segnare qualche altro gol. Gol al Crotone?Si è trattato di un appuntamento molto importante per me. Ero al mio esordio da titolare, ci tenevo a fare bella figura. È stato un gol che è servito al successo del Milan in una partita non certo facile. Tutto questo è avvenuto in uno stadio come San Siro, uno stadio magico per me. Paragone con Boban? Questo mi lusinga molto, ma da quando gioco nel Milan non ho mai parlato con lui". Rigore in Supercoppa, emozioni forti: "Ero il quinto giocatore a calciare, l’ultimo della prima serie. Poteva e doveva essere il penalty decisivo... Io non sapevo che cosa sarebbe esattamente successo, un momento speciale per me. Ricordo solo che avevo fisso un solo pensiero: l’obiettivo era fare gol".
I gol sul finale di partita, leitmotiv della stagione rossonera: "Bologna? Ho seguito l’azione sulla destra di Deulofeu, stavo correndo anch’io verso la porta, speravo di poter intercettare di quel pallone. La squadra ha dato il massimo anche se eravamo in inferiorità numerica. Questa è una squadra che ha sempre voglia di vincere, una squadra giovane che vuole sempre imparare". In chiusura d'intervista Pasalic parla del suo futuro: "Io faccio il tifo per il Chelsea, mi auguro che vinca la Premier League. Il mio futuro? Adesso sono un calciatore del Milan. Poi si vedrà. A fine campionato i due club dovranno parlarsi".