La stagione 2024-2025 è cominciata da poco, e stiamo già vedendo diversi episodi arbitrali meritevoli di approfondimento.
Si è parlato molto, per esempio, del primo gol segnato dal Torino a San Siro contro il Milan, nella prima giornata di Serie A. Rete assegnata nonostante un malfunzionamento dell'orologio a disposizione dell'arbitro (Fabio Maresca). La GLT era funzionante, ma non correttamente collegata al sistema di segnalazione. Maresca dunque ha assegnato il gol dopo aver ricevuto la comunicazione in cuffia, dalla Sala VAR.
Una fattispecie normata dalla Circolare numero 1 dell'AIA. Da quest'anno infatti si specifica:
"L’indicazione della segnatura di una rete deve essere immediata e automaticamente confermata entro un secondo dal sistema della GLT soltanto agli ufficiali di gara (tramite l’orologio dell’arbitro, con vibrazione e segnale visuale, e/o tramite l’auricolare dell’arbitro); tale indicazione può anche essere inviata alla sala operativa video".
La parte indicata in grassetto è l'unica novità rispetto all'anno precedente. Insomma: pronti via, e la "legge" è stata subito messa in pratica. Le modifiche apportate alla sezione più significativa, "Laws of the Game", sono cinque. Due di esse avranno ricadute cospicue sulla tecnica arbitrale.
Le principali novità regolamentari della stagione 2024-2025
La prima riguarda il tocco di mano in area di rigore. Fino allo scorso anno, se un difendente impediva la segnatura di una rete toccando di braccio il pallone, la sanzione era doppia: rigore e cartellino rosso. Da ora, il rosso scatterà solo in caso di tocco di mano deliberato. Insomma, l'espulsione non sarà più "automatica", ma condizionata a questo nuovo parametro: quello, appunto, di tocco deliberato (un concetto contiguo ma non sovrapponibile alla volontarietà).
Un esempio? Nella scorsa stagione Leonardo Sernicola della Cremonese fu espulso allo Zini nella sfida contro il Palermo per aver intercettato il pallone in area impedendo un gol. Quella giocata però, rivista attentamente, non pare deliberata: oggi non sarebbe da rosso.
La seconda novità riguarda la battuta dei calci di rigore. Il tema è quello dell'encroachment, cioè dell'ingresso anticipato in area di rigore. Secondo la nuova norma, l'entrata anticipata in area (o nella lunetta esterna all'area) deve essere punito solo se ha un impatto chiaro sulla ribattuta del portiere. Il concetto di "impatto chiaro" è discrezionale, ma la novità regolamentare dovrebbe far diminuire il numero di penalty ribattuti per encroachment.
Anche qui un esempio: il rigore fatto ribattere a Pinamonti in Atalanta-Sassuolo dello scorso anno. In quel caso il "colpevole" era Sead Kolasinac, che entrò in anticipo in area e toccò il pallone dopo la respinta di Carnesecchi. Oggi quel rigore non andrebbe ribattuto: questo perché il bosniaco non impatta chiaramente sulla ribattuta, poiché tocca il pallone quando questo si trova ormai ben distante dall'area piccola.