Un lungo abbraccio, carico di ricordi ed emozioni, nel centro di uno stadio Santiago Bernabeu pieno, al termine di quella che è stata probabilmente la partita più bella dell'intera stagione. Real Madrid-Manchester City è conclusa da poco, un 3-3 costituito da rimonte e controrimonte, gol stupendi ed episodi, e in mezzo al campo ci sono due protagonisti della partita, Brahim Diaz e Phil Foden, che nonostante le maglie diverse si lasciano andare a un lungo momento di amicizia.
Dall'Academy del City alla Champions
Quello tra Brahim Diaz e Phil Foden è un rapporto che nasce anni fa, precisamente nel 2013, quando l'ispano-marocchino dalle giovanili del Malaga è partito direzione Manchester, raggiungendo l'Academy del City. I talenti si riconoscono a vicenda, così lui, classe '99, inizia un rapporto di amicizia con Foden, '00 (e pensare che c'era anche un terzo nel gruppo, Sancho, oggi al Dortmund).
I due sono i gioielli del settore giovanile, e Guardiola, arrivato nel 2016, subito lo nota, facendoli presto salire ad allenarsi con la prima squadra. Il debutto per Diaz arriva presto, il 21 settembre 2016, mentre il secondo dovrà aspettare un anno, subentrando a Yaya Touré in quello che ha rappresentato un vero e proprio passaggio generazionale per il club.
Le strade poi hanno preso vie diverse: Foden è diventato profeta in patria, vincendo tutto con il Manchester City e diventando sempre più una stella, Diaz dall'Inghilterra è tornato in Spagna, a Madrid, per poi fare un apprendistato (con tanto di Scudetto) nella Milano rossonera, per poi tornare e incidere in blancos. Dalle giovanili al Bernabeu, due amici che sono arrivati a calcare i campi più importanti della Champions League.