I 5 talenti della Premier League di cui sentiremo parlare
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Data: 22/04/2019 -

I 5 talenti della Premier League di cui sentiremo parlare

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Giovani ma con alle spalle già tante partite e trofei vinti. Sono gli Under 21 della Premier League dei quali sentiremo parlare nei prossimi anni
Giovani ma con alle spalle già tante partite e trofei vinti. Sono gli Under 21 della Premier League dei quali sentiremo parlare nei prossimi anni

Quattro squadre semifinaliste nelle competizioni europee (Tottenham, Liverpool in Champions League e Chelsea, Arsenal in Europa League) e un campionato che ancora deve eleggere la sua protagonista. Il calcio inglese fa della forza atletica e delle doti fisiche i suoi valori principali. Per questo gli allenatori pescano a fondo nelle Academy, cercando forze nuove per dare carburante alla squadra durante una stagione piena di partite.

 

Tanti i giovani sui quali si sono accesi i riflettori e dei quali si parlerà soprattutto in estate durante il calciomercato. Una formazione con delle esclusioni eccellenti. Colpa della precocità di alcuni talenti, o meglio campioni già affermati (vedi Sane, Dele Alli, Alexander-Arnold, Rushford o Sterling), che nonostante la loro giovane età, sono ormai da qualche anno un punto fermo delle rispettive formazioni.

 

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Aaron Wan-Bissaka (21), Crystal Palace - Il suo soprannome è Spider, perché nessuno come lui in Europa vince i contrasti. Meglio dei centrocampisti della Premier League, meglio persino di Allan e Brozovic in Serie A. Grinta e cattiveria sportiva sono i punti di forza del giovane terzino del Crystal Palace. Entrato nell’Academy del club di Londra quando aveva 11 anni, ma da attaccante fino a quando Richard Shaw e Dave Reddington allenatori dell’Under 23 lo hanno spostato più indietro vedendo con quanta facilità fosse in grado di vincere i contrasti contro Wilfried Zaha. Un’esperienza che lo rende ancora più efficace, perché essendo stato prima degli avversari anche lui un attaccante, conosce movimenti e zone di campo, anticipandone le mosse. Lamela, Rashford e Hazard sono stati i suoi primi avversari, un debutto di fuoco dal quale è uscito indenne.
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