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Data: 14/05/2016 -

Oliveira: "Malta una sorpresa, aspetto il rinnovo. Felice per Cagliari e Leicester: non mancherò all'amichevole"

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Anche lui può essere considerato un allenatore "made in Italy" esportato all'estero. Luis Oliveira ha trovato in Italia una seconda casa e ha concluso la sua prima esperienza in panchina fuori dai confini italici. Riccardo Gaucci ha scelto lui per guidare il suo Floriana.

"Il bilancio è positivo" - dichiara l'ex stella del Cagliari ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com - "E' vero che siamo arrivati quinti e  non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo che era quello di arrivare nei primi quattro posti. Però abbiamo fatto più punti della scorsa stagione e ci siamo tolti diverse soddisfazioni, come quella di vincere il derby contro il La Valletta, che il Floriana non vinceva da otto anni. Abbiamo reso felice la nostra gente". Oliveira è entrato nel podio dei migliori allenatori del campionato maltese: "Non me l'aspettavo. Però devo dire che durante l'anno ho ricevuto diversi elogi dai miei colleghi, per come giocava il Floriana. E' il frutto del lavoro svolto da inizio campionato. Ho cambiato diversi moduli, dal 4-4-2, al 4-3-3 fino all'ultimo, il 4-2-3-1 e c'è stato nel corso della stagione un enorme salto di qualità, che non potevo pronosticare quando sono arrivato".

Tanti giovani interessanti nel suo Floriana. Consigli per le società italiane? "In rosa c'è un ragazzo che è stato inserito nella top 11 della serie A maltese, Enrico Pepe, un difensore centrale molto bravo: lo abbiamo preso dal Messina. Poi c'è il nostro attaccante esterno , Picciolo, molto tecnico, veloce e fantasioso: ottimo elemento. Sono giocatori che potrebbero tranquillamente giocare in serie B. Un altro ragazzo molto interessante è Mario Fontanella, un attaccante veloce, dal dribbling secco, anche lui molto tecnico. Quest'anno ha fatto la differenza e non a caso ha vinto la classifica dei cannonieri. Per il mio tipo di gioco è un calciatore fondamentale e mi ha dato tantissime soddisfazioni: anche lui lo vedrei bene in B". Ok i singoli, ma "Lulù" punta soprattutto sul gruppo: "C'è stato molto da lavorare, perché una squadra non è formata da due o tre giocatori. Quando sono arrivato c'era un gruppetto maltese e uno italiano e attraverso alcune riunioni siamo riusciti ad avvicinarli. Ovviamente ne ha giovato il rendimento sul campo".

Malta è stata una sorpresa, non solo per il calcio: "Le prime tre squadre della Bov Premier League potrebbero giocare tranquillamente in serie B, le altre fare un campionato di vertice in Lega Pro. A Malta si vive molto bene, c'è il mare e fa sempre caldo: è molto bello. Vado raramente a cena fuori, preferisco mangiare a casa. Se vado fuori solo pizzerie italiane, voglio essere sicuro di quello che mangio: mai provato la cucina maltese. La gente è molto gentile qui, anche i tifosi delle squadre avversarie, si intrattengono spesso a parlare di calcio". Il cuore batte sempre per il Cagliari: "Ho seguito sempre i rossoblù e sono felice per questa promozione. Ha fatto un grande girone d'andata e il girone di ritorno non è stato all'altezza. Non dico che abbiano messo a rischio la promozione, ma c'è stato un evidente calo. Era già da un paio di settimane virtualmente in A e nella partita più difficile, quella di Bari, si è visto il vero Cagliari, quello del girone d'andata. Questo sta a testimoniare che nel calcio appena abbassi leggermente la concentrazione fatichi con chiunque. La partita precedente con il Livorno è la prova più evidente: in vantaggio di due gol i rossoblù ne hanno presi 2 in 3 minuti".

In Puglia il trionfo, un po' a sorpresa: "Ero sicuro che la promozione sarebbe arrivata. Non potevano buttare gli sforzi e i sacrifici di un anno a un passo dal traguardo. Io che sono un grande tifoso rossoblù ho sofferto vedendoli in difficoltà. Adesso sono felice. Saudade? Certamente sì, la Sardegna è la mia terra e Cagliari ormai è la mia città. Mi manca tutto, miei figli in particolare e i miei amici. Non vedo l'ora di tornare per stare con loro. Futuro? Ancora non lo so perché non ho parlato con il presidente, non so quali siano le intenzioni della società. Aspetto prima la loro decisione e poi, eventualmente, comincerò a guardarmi intorno per trovare una nuova panchina. A prescindere, ringrazio tantissimo il presidente Gaucci perché mi ha dato la possibilità di conoscere il campionato maltese e questo splendido posto e di far apprezzare a tutti il mio calcio".

Gioia doppia per Luis, che oltre al Cagliari ha seguito con grande affetto un suo ex allenatore: "Ranieri è stato molto importante per me, mi volle a tutti i costi a Firenze. Cercava un giocatore che sapesse abbinare velocità, dribbling e freddezza sotto porta alla capacità di sacrificarsi sulla fascia. Un po' quello che ha chiesto quest'anno ai suoi attaccanti. Ha creato un gruppo fantastico, dove tutti corrono per sé e per gli altri, questo abbiamo visto in ogni partita. Lo spogliatoio unito è uno dei marchi di fabbrica di Ranieri. Sono felice per lui perché in tutti i posti dove è andato ha fatto un grandissimo lavoro ma non gli è mai stato riconosciuto, con questa vittoria ha zittito tutti. La cosa che mi ha colpito di più è stata una sua frase, quando ha detto che voleva festeggiare Leicester e Cagliari con una partita amichevole. Adesso che anche i rossoblù hanno centrato l'obiettivo non mi perderò questa grande festa".



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