Leggere il titolo e pensare di toglierci il fiasco di vino è più che plausibile. Ma non siamo noi ad aver paragonato Iliman Ndiaye a Messi. "Il futuro Lionel Messi è senegalese?": era il titolo di un articolo di una testata nella sua patria quando il trequartista aveva appena 12 anni. Una domanda che, in Senegal, è tornata attuale. Sono passati poco più di 3 anni da quando era una stella della Sunday League, la lega amatori inglese. 3 anni e poco più dopo lo stesso trequartista elimina dall’FA Cup il Tottenham di Conte. Ne salta 2, manda al bar Sanchez e fa partire il destro della vita, all’angolino basso. Più caldo che mai, Hillsborough Stadium impazzisce ai piedi del classe 2000.
Il programma tv in Francia e il ritorno in Senegal
Padre senegalese e madre francese, i primi calci Iliman li tira a Rouen nella squadra di futsal. Il calcio lo accompagna in tutti i suoi trasferimenti, insieme alle sue 7 sorelle. A 10 anni entra nel vivaio del Marsiglia e inizia a farsi conoscere in Francia l’anno successivo. Il palcoscenico però non è il campo, ma "Midi en France", un programma di mezzogiorno della tv France 3. La trasmissione dedicava una sezione ai talenti della cittadina, e per Rouen venne scelto proprio Iliman.
Già nel 2012 era anche un idolo in patria. Sotto a quel titolo, si legge come già al tempo Real Madrid e Barcellona avevano chiesto informazioni su di lui. In Senegal ci torna quando ha 14 anni insieme alla famiglia che lascia la Francia. È sempre stato legato alla patria di suo padre, tant’è che da sempre ha deciso di indossare la maglia della nazionale africana. Anche se sembrava solo un miraggio a quel tempo. Continua a giocare in Africa con il Dakar Sacrè-Cuore, squadra affiliata al Lione.
Dalla Prima Categoria inglese alla Premier League
Ma l’Europa la ritrova non prima del 2016, quando ancora una volta la sua famiglia si trasferisce, questa volta in Inghilterra. Come aveva fatto il suo idolo El Hadji Diouf, leggenda del calcio senegalese ex Liverpool. Sempre con il pallone in valigia, fa diversi traingin camp con Manchester United e Chelsea e rimane 6 settimane in prova al Southampton, senza però venir preso. Arriva al Borehamwood che lo inserisce nel settore giovanile per poi mandarlo in prestito all’Hyde United, club che giocava nella serie equivalente alla nostra Prima Categoria.
A quella domanda, "il futuro Lionel Messi è senegalese?", si iniziano ad aggiungere sempre più punti di domanda. Nell’aprile del 2019 decide di rescindere il contratto con il Boreham in attesa di qualche offerta, si rimette al destino. Nel frattempo gioca con il Rising Ballers FC, una squadra nata da una pagina social che gioca nella Sunday League. I suoi video su Instagram diventano virali e arriva l’offerta dello Sheffield United.
Ndiaye e il sogno Sheffield
Inizia nell’Under 21 delle Blades, quando nello stesso anno nasce sua figlia Naya Amira, che a 2 anni ha già un profilo Instagram da oltre 5mila follower. Esordisce in Premier contro il Leicester nell’anno della retrocessione e in Championship diventa un pilastro dell’attacco. Il paragone è evidentemente esagerato, ma in Senegal ricominciano a vedere quelle sfumature di Messi che vedevano in quel ragazzino dodicenne. Nell'aprile del 2022 entra nel giro della nazionale per qualche amichevole, per poi guadagnarsi la convocazione al Mondiale in Qatar. Quel miraggio diventa realtà e gioca in due partite dei gironi e negli ottavi contro l’Inghilterra, la sua seconda casa.
Ora in una parte del nord di Londra non sarà sicuramente amato. Quel gol consegna agli Spurs l’ennesima eliminazione dalle coppe. Ma regala un sogno allo Sheffield. Iliman è diventato talmente amato che una bambina durante la partita di FA Cup ha regalato a sua figlia un peluche personalizzato, come documentato sul profilo Instagram della moglie Ioana. Nonostante i 10 gol in stagione, Ndiaye non segnava da 6 partite. Ora che si è sbloccato in Senegal se lo richiedono, "il futuro Lionel Messi è senegalese?"