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Data: 06/01/2021 -

“Nessun limite, solo orizzonti”: la notte da eroi dello Spezia di Italiano

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Degli undici giocatori schierati dal primo minuto dallo Spezia, nessuno l'anno scorso era titolare in Serie A. Basterebbe questo dato, per dare la giusta dimensione all'impresa firmata dalla squadra di Vincenzo Italiano, che si è imposta al Maradona trovando un'incredibile rimonta nonostante l'inferiorità numerica. Stamattina era fiducioso, in vista della partita. Talmente tanto da non risultare poi così convincente. Un risultato del genere in casa del Napoli, dopotutto, era quasi impensabile.

pobega spezia squadra gol IMAGE

"Far migliorare i singoli è l'unico modo sostenibile per far crescere la squadra e il gruppo". Queste parole risalgono ad un'intervista del 2018, quando allenava in Serie D: ci ha sempre creduto, l'allenatore, in un modo di lavorare che valorizzi le caratteristiche e la personalità dei propri giocatori. Un metodo che l'ha portato a scalare il calcio italiano fino alla massima serie. Non è un caso che lo Spezia sia la squadra che ne ha impiegati di più dall'inizio della stagione.

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Il grande protagonista della serata è stato Provedel, insuperabile, che una decina d’anni fa segnava da attaccante con le giovanili di Treviso e Pordenone. Sognava di fare il portiere e sognava molto probabilmente di vivere una serata così. Menzione d'onore per M'Bala Nzola, naturalmente, che ha segnato il rigore del pareggio e propiziato il raddoppio. Nel 2016 stava per lasciare l'Italia, non riusciva a trovare una squadra. Provini andati male, trattative saltate: la negatività stava per avere il sopravvento. Il suo procuratore lo convinse a crederci, Francavilla è l'inizio di una favola che aggiunge ogni volta un capitolo felice. Storie nella storia, dove il concetto di squadra viene elevato in una realtà superiore, che unisce la partecipazione e la tattica, il coinvolgimento e l'organizzazione.

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A La Spezia, Italiano c'è riuscito così bene che quando il Genoa prima dell'inizio della stagione gli aveva offerto la panchina, lui non ha voluto accettare. La Serie A era da vivere con i bianconeri, per proseguire nelle nuove fasi un progetto tecnico con meno incognite di quelle che in genere deve fronteggiare una neopromossa. A Trapani scrisse su una lavagna 'Nessun limite, solo orizzonti'. Perché quella coesione che nasce naturalmente, che si fortifica nel quotidiano, rende possibile qualsiasi cosa. Anche una vittoria a Napoli, con un uomo in meno.



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