Sfida tra retrocesse dalla Champions League quella che vedrà contrapposte ai sedicesimi Napoli e Lipsia. Mentre gli uomini di Sarri hanno dovuto cedere il passo a Manchester City e Shakhtar Donetsk (che dovrà affrontare a febbraio la Roma di Di Francesco), la squadra di proprietà della Red Bull si è arresa all'ultima giornata venendo sconfitta dal Besiktas già qualificato e lasciando il posto agli ottavi al Porto. Forte dello straordinario secondo posto in Bundesliga conquistato lo scorso anno, il Lipsia era uno degli avversari che potevano offrire una sfida complicata sin dalla primissima fase ad eliminazione, visto e considerato come anche in questa stagione si stia riconfermando nel ruolo di seconda forza assoluta in campionato. Una storia, quella recente del Lipsia, quasi paradossale e condita da una costante contestazione nonostante quella dello scorso anno dovrebbe essere considerata come una favola calcistica. Il motivo è la presenza della Red Bull, colosso multinazionale malvisto dal tifo organizzato tedesco e proprietario di varie squadre in giro per il mondo, da San Paolo a New York fino a Salisburgo, che sembrano avere l'unico obiettivo di sfornare talenti da portare in Sassonia per il salto ai massimi livelli. Insomma, i prossimi avversari del Napoli non sono nuovi a situazioni infuocate, con la consapevolezza che il 15 febbraio al San Paolo non sarà differente.
Il volto in copertina, lo scorso anno come anche durante questa stagione è sicuramente quello di Timo Werner, centravanti e trascinatore della squadra sin dal suo arrivo nell'estate del 2016. Talento predestinato già dal suo esordio come più giovane nella storia dello Stoccarda in Europa League, l'esperienza nel Baden-Württemberg si conclude dopo tre stagioni in cui nonostante tante belle prestazioni, non riesce ad imporsi come pilastro futuro del team ed ecco che l'occasione arriva direttamente dalla seconda divisione tedesca. Insieme al Lipsia neopromosso, infatti, Werner ha dominato in lungo e in largo la scorsa stagione, arrivando al record personale di 21 reti in 31 presenze e classificandosi al quarto posto dietro gli irraggiungibili Aubameyang e Lewandowski, oltre che a Modeste del Colonia. Stagione attuale invece condita ancora da tante luci ma anche da qualche ombra, visto che insieme alla solita valanga di gol che ormai lo contraddistingue, si è presentata per lui un'inquietante realtà: il centravanti soffre di un blocco nei muscoli della colonna vertebrale a livello cervicale, scatenato dall'essere sottoposto ad un rumore eccessivo. Questo il motivo della sua assenza in nazionale lo scorso settembre, oltre ad averlo costretto alla sostituzione con il Besiktas e al forfait prima ancora della trasferta a Dortmund. Fino alla gara di andata resterà forte il dubbio sul se riuscirà a resistere sotto la pressione del caloroso pubblico napoletano.
Vincenzo Florio