Un padre calciatore, un affare sfumato e la voglia di rivalsa. Stefan Lainer non è più una giovane promessa, non solo e non tanto per i 27 anni che ormai si porta dietro, quanto perché la promessa sembra essere stata mantenuta. Il terzino austriaco, faro del Salisburgo, sarà il volto della squadra di Rose nell’andata e ritorno d’Europa contro il Napoli. Proprio quel Napoli che la scorsa estate l’aveva cercato: per Giuntoli, Lainer sarebbe stato l’elemento ideale, la pedina con esperienza internazionale e la voglia di spiccare il volo. Le prestazioni con il Salisburgo non erano passate inosservate soprattutto in Europa e dopo essere stato inserito dall’Uefa nella Top 11 della passata Europa League nessuno avrebbe mai messo in discussione le sue qualità.
AFFARE SFUMATO - Nulla da fare, però. Stefan resta in Austria dopo un lungo tira e molla e Napoli la vedrà solo qualche mese dopo da turista, anzi da avversario. Chiamato all’impresa con i suoi: eliminare il Napoli che, a detta di molti, può essere tra le contendenti del trofeo. Il Salisburgo ci proverà ad essere Cenerentola, proprio come fatto un anno fa quando eliminò dalla competizione il Borussia Dortmund e la Lazio arrendendosi solo ad un passo dalla finale. I suoi tifosi austriaci hanno esultato quando il passaggio in azzurro era ormai saltato: per il Salisburgo non è solo un punto di riferimento, ma è anche l’elemento con il maggior appeal di una squadra forte ma che non ha una star assoluta. Il papà, Leopold, era stato terzino come lui in un passato non troppo remoto, quando la squadra ancora non era sotto l’egida della Red Bull. E lui ne continua ora la tradizione nel migliore dei modi. La Napoli che aveva sognato a lungo, infatti, non è più arrivata: Giuntoli e la dirigenza azzurra non trovano il giusto accordo con il club, le attenzioni finiscono altrove e la squadra di Ancelotti punta su un quasi sconosciuto come Kevin Malcuit, in arrivo dalla Ligue 1.
Gennaro Arpaia