José Mourinho torna a parlare. L'allenatore della Roma si è detto soddisfatto ai microfoni del canale ufficiale giallorosso del ritiro svolto negli ultimi 40 giorni: “Sono state settimane di tanto lavoro ma fa piacere quando hai tanta gente che vuole lavorare, che vuole migliorare, che ha grande motivazione e che ha voglia di fare bene. Adesso arriva il momento che piace a tutti: domenica con la Fiorentina si gioca a punti e giovedì in Conference League ad eliminazione diretta”.
Il portoghese si è complimentato con la dirigenza per come ha gestito il caso Edin Dzeko: “Devo dire grande direttore e grandissima proprietà! Abbiamo iniziato il pre-campionato pensando di avere Dzeko, è stata un po’ una sorpresa per tutti ciò che è successo con lui. In Portogallo la situazione era strana, si capiva che sarebbe andato via, però si respiravano dei dubbi, lui va via, arriva qualcuno, non arriva, ho visto i giocatori preoccupati. Però in un mercato incredibilmente difficile come questo avere la disponibilità, l’ambizione, dopo aver perso Dzeko, di portare a casa Tammy Abraham non è da tutti: è quello che in Italia chiamate colpo di mercato".
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"Il mercato non è andato come programmato, qualcosa mancherà"
Mourinho è più che soddisfatto del proprio attacco: “Conosco molto bene Abraham, so come ha preso la decisione sempre difficile, per un giocatore inglese, di lasciare la Premier. Con lui, Borja Mayoral e Shomurodov sono molto contento: magari non abbiamo l’esperienza che vedi alla Juve con Cristiano, al Milan con Giroud e Zlatan, o con Muriel, Zapata, ma il potenziale dei miei ragazzi è molto elevato”.
Anche se resta consapevole che non tutto è andato secondo i piani: "Abbiamo perso Spinazzola per tanto tempo e abbiamo perso Džeko. Il mercato è diventato diverso e più difficile, pensavamo a un attaccante e non a due e non pensavamo a un terzino sinistro. Sarà la prima e spero l’ultima volta che lo dico: mi mancherà qualcosa che avevo pensato quando avevo analizzato la squadra, ma devo solo ringraziare per il mercato che Pinto e la società hanno fatto per noi".
Ciò che Mou in ogni caso vuole vedere è una mentalità vincente: "Come squadra sappiamo che non abbiamo la rosa più forte del mondo, però nessuno può proibirci di vincere la prossima partita. Sicuramente perderemo delle partite, ne pareggeremo altre, ma vogliamo affrontare ogni gara con la sensazione di poter vincere il match".