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Data: 28/11/2016 -

Monaco, Glik: "Mai alla Juventus. Spero di incontrare i bianconeri nei quarti di Champions e di eliminarli"

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La Champions e la possibilità di lottare per vincere il campionato, due argomenti che non hanno lasciato Kamil Glik indifferente. Quattro reti, tre in campionato e uno in Champions, nella nuova avventura francese l'ex capitano del Torino non ha certo perso il "vizietto" del gol:

"Qui avrei già potuto segnarne anche 6 o 7 se non fossi stato sfortunato" - confessa Glik nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport -"Ma sono un difensore e per me è più importante fermare gli attaccanti. Qui in Francia ho iniziato bene, anzi benissimo. Sto imparando il francese anche se qui parlano tutti italiano. Loro si sono mossi in fretta, già durante l'Europeo. Si capiva che mi volevano, che avevano bisogno di un profilo come il mio. Sapevo che era una squadra che avrebbe lottato per vincere il campionato e ovviamente anche la possibilità di giocare la Champions ha pesato. Penso di essermi ambientato subito anche grazie a chi ho trovato qui: i compagni, la società e l'allenatore che è una grande persona. Hanno pensato a tutto fin dal primo giorno e quando non hai altri pensieri è tutto più facile e arrivano anche i gol. In Italia alla fine avevano imparato a conoscermi e la stagione scorsa ho sentito la differenza sulle marcature".

Monaco ricco di talenti: "Sì è vero ci sono Sidibé, Lemar, Fabinho, Mendy, Bakayoko, ma anche Mbappé che ha solo 17 anni. Sono già fortissimi, e giocano in una grande squadra, ma hanno tutte le potenzialità per fare uno o due passi in avanti in carriera. Io? Nel calcio non si sa mai. Per un difensore centrale poi è diverso, di solito vive un po' di più calcisticamente rispetto a un laterale o a un attaccante. Io in questo momento mi sento al top e un paio di anni davanti ai massimi livelli li ho sicuramente. Ma quando hai esperienza in questo ruolo puoi giocare ancora tanto. Io 6 o 7 anni sicuro. Io alla Juventus? Quello sicuramente no, perché non si possono dimenticare 5 anni così, duri, ma fantastici. Partendo da molto lontano abbiamo raggiunto obiettivi fantastici. Io resterò per sempre tifoso del Toro e ancora oggi guardo le partite quando posso e seguo con affetto compagni e società e mi fa davvero piacere come stiano andando le cose in questa stagione".

Passione speciale per una tedesca... : "Affrontare il Bayern in Champions per me sarebbe davverospeciale è la squadra che tifavo fin da bambino. Poi c'è anche Lewandowski che è uno dei miei migliori amici. Eliminare la Juventus nei quarti? Magari sì, sarebbe una grande cosa aiutare i miei compagni a vendicarsi eliminando i bianconeri, ma iniziamo a passare gli ottavi. Vediamo cosa ci riserva il futuro...manca qualche mese. Quella gara qui se la ricordano tutti, mi hanno detto che sono stati molto sfortunati". A Torino, sponda granata, è ancora idolo: "Non lo so, bisognerebbe chiedere ai tifosi. All'epoca dei due rossi nel derby non avevo ancora tutta questa esperienza, ero molto emozionato erano i miei primi derby, il mio primo anno in A. Ma non è che l'ho fatto apposta, io do sempre tutto sul campo".

Mihajlovic e Belotti: "Sinisaè una persona che ha un carattere molto forte, sicuramente sarebbe stato bello lavorare con lui, sarei curioso di conoscerlo e vederlo lavorare sul campo e in allenamento. Ha un carattere forte, come il mio, non molliamo mai, lottiamo fino alla fine. Belotti? L'anno scorso aveva già fatto molto bene. Se continua così, con questa grinta facendo ottime prestazioni sicuramente diventerà ancora più importante per il Toro e per la Nazionale". Torino città? Un po' di nostalgia c'è: "Ho lasciato tantissimi ricordi, in casa con mia moglie lo diciamo spesso. Io a Torino stavo benissimo, poi purtroppo nella vita del giocatore ci sono momenti in cui bisogna prendere alcunedecisioni. Ci sono state anche cose intorno, che attaccavano la mia vita privata. Ho lasciato tanti amici e tanti ricordi e non dimenticherò mai quegli anni".



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