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Data: 02/02/2019 -

Milan, Gattuso: "Post mercato siamo più forti. Bakayoko deve rimanere con noi"

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Dare continuità al bel momento vissuto, soprattutto dopo l'importante successo in Coppa Italia contro il Napoli, tentando di mantenere il 4° posto in classifica ai danni di un avversario diretto per la lotta alla zona Champions. Il Milan di Rino Gattuso si appresta ad affrontare la trasferta di Roma contro la squadra di Di Francesco, sotto osservazione dopo il pesantissimo K.O. contro la Fiorentina: una gara fondamentale per il percorso milanista verso l'obiettivo stagionale che l'allenatore rossonero, nel corso della conferenza stampa odierna a Milanello, ha commentato così: "La Coppa Italia è una competizione diversa, le squadre che hanno passato il turno hanno meritato: la Roma non è in un momento positivo ma ha giocatori importanti e sono la squadra che tira di più in Serie A. Sono in difficoltà, ma sarà una gara difficile: mi aspetto grande impegno dai miei. Dobbiamo stare attenti, è una squadra allenata da un allenatore che sta facendo bene da anni”.

Ho sempre detto, prima di Frosinone, che dovremo essere bravi a stare in zona Champions fino a Primavera: dobbiamo giocarci le ultime partite con un qualcosa di importante, senza commettere errori. Se qualcuno può giocare meno non deve avere il muso, dobbiamo ragionare da squadra e avere questa mentalità. Le partite saranno tutte importanti d’ora in poi, la Roma ha giocatori incredibili e dovremo farci trovare pronti.

Milan più forte dopo questo mercato? Sicuramente. Abbiamo altri giocatori che rientreranno, come Biglia, Zapata e Caldara, abbiamo “comprato” anche altri giocatori che non abbiamo avuto per mesi. Piatek? Quando si gioca in una squadra c’è un’organizzazione di gioco, l’istinto che ha lo deve tenere: per come si muove e come si difende qualche informazione in più bisogna dargliela, ma è giusto che davanti giochi con le sue caratteristiche”.

Rivincita? Non ho bisogno di conferme, ho bisogno di avere in mano lo spogliatoio, non mi interessa il resto: penso a lavorare, se mi massacrano me la faccio passare. Piatek già aveva fatto cinque mesi che ogni palla che toccava segnava, non è una sorpresa. Paquetà invece è una spugna, capisce tutto, chiede, è curioso, a livello tattico vuole sapere tutto.

Fare a meno di Bakayoko? Ora non si può e, se ci saranno i presupposti, deve rimanere con noi. Sta dimostrando di avere tutto ma io non faccio il mercato, non tengo i conti del club. So solo che ci da tanto e puo diventare un giocatore importantissimo per noi per tantissimi anni".

L’esterno offensivo? Non è arrivato, non chiedetemi nulla. Gli acquisti saranno anche quelli che rientrano. Non facciamo un’operazione tanto per fare, ne abbiamo parlato: non abbiamo trovato quello che ci permetteva di fare il salto di qualità e siamo rimasti così. Fiducia in quelli che abbiamo.

Zaniolo? Ho grandissima ammirazione per lui, sta facendo cose incredibili. L'ho seguito in Primavera e già sapevo quanto fosse bravo, sta dimostrando qualità ed è una fortuna per il calcio italiano. Spero non si perda, testa giù e si lavora. Uno dei talenti più importanti per l'Italia.

Condizione? Stiamo bene, è normale che tante volte anche l'entusiasmo ti porta a spingere di più. A livello di dati e di test la squadra sta bene. La squadra sta attraversando un buon momento e sapevamo che il lavoro svolto poteva portare dei frutti. Qualcosa abbiamo sbagliato, ma stiamo bene.

Musi lunghi? Ora la gestione è il compito più difficile per me, devo far stare tutti sul pezzo, è il mio mestiere: serve contare fino a 10 ed essere credibili, portando tutti a dare il massimo. Piatek-Cutrone? Possono giocare insieme, ma in questo momento dobbiamo ogni volta vedere chi sta fuori e quanto devono faticare le nostre mezz'ali per coprire i buchi. Io devo solo vedere se è funzionale un certo schema o no. Anche a me dispiace lasciare fuori Cutrone ogni tanto, ma devo pensare al massimo per la squadra e come può rendere al meglio.


Tags: Milan



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