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Data: 16/04/2016 -

Milan, Brocchi: "I maghi non esistono, domani non pretendo si vedano le mie idee. Voglio si riporti questa squadra dove merita"

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Una settimana speciale da tentare di chiudere nel migliore dei modi, alla ricerca del primo successo da capo allenatore di un club di Serie A. E che club, per Cristian Brocchi: il suo Milan, amato prima da tifoso e poi da giocatore, ora nelle sue mani e voglioso di trovare una reazione importante dopo più di un mese senza successi. Il nuovo allenatore rossonero, subentrato a Mihajlovic ed intervenuto oggi nella sua prima conferenza stampa pre partita, ha parlato così del prossimo impegno contro la Sampdoria, e del primo impatto con la squadra: "Conosco il nostro avversario, ne parlerò in ritiro con i ragazzi. Ci siamo allenati anche tenendo conto di ciò che ha fatto la Sampdoria nelle scorse partite. L'inizio? E' normale che qualcuno avesse un po' di tristezza per l'addio di Mihajlovic, in molti erano legati a lui. Anche io lo sono, ho avuto un rapporto splendido con lui: non sono entrato per cancellare quello che ha fatto Sinisa, ho grande rispetto per questa situazione. Ho trovato ragazzi molto vogliosi e curiosi del mio lavoro: parlare con degli uomini rispetto a ragazzi può sembrare più difficile, ma io sono convinto che anche quelli che hanno più esperienza hanno bisogno di parlare. Ho parlato con tutti: il mio lavoro non sarà semplice, ma sarà molto bello ed entusiasmante". Sulle idee da portare al nuovo Milan: "Sarei presuntuoso se domani si vedessero subito le mie idee. I maghi non esistono, domani voglio vedere un 5% di avvicinamento alle mie richieste in settimana, dal punto di vista tattico e dell'atteggiamento. Questo vorrebbe dire di avere la consapevolezza di iniziare un percorso: ho notato grande voglia, spero che tutti mi diano dei segnali che si stanno giocando qualcosa di importante. La partita deve essere giocata bene a centrocampo, che è il reparto più importante per lo sviluppo del gioco. Mi piace giocare con il rombo perchè ti dà delle certezze in più sia in fase di possesso che in fase di non possesso. Finchè ci sarò io la prima cosa è pensare al Milan, voglio un gruppo che utilizzi il tempo per dimostrare che indossare la maglia del Milan è importante e che riporti il Milan dove merita.". Infine, sulla formazione e sulla possibile cessione del club, Brocchi ha concluso così: "Ho fatto diverse prove ed ho bisogno di conoscere al meglio i giocatori. Chi non è titolare deve farmi cambiare idee e darmi delle certezze in più nel caso in cui decidessi di metterli in campo. Non ho nessuna intenzione di stravolgere niente, non sono pazzo. I giocatori hanno delle certezze, ma non devono essere sicuri di nulla. Balotelli? Ho trovato Mario molto voglioso, mi ha promesso che lui cercherà di dare tutto in questo ultimo periodo. Ora sa che non avrà più chance come in passato. La speranza è che possa usare queste ultime gare per far vedere le sue qualità e dimostri di essere davvero legato alla maglia del Milan. Bonaventura? Ha le caratteristiche per fare il trequartista: nella mia testa non deve fare il quarto di centrocampo in fase di non possesso, ma rimanere in quella posizione di campo. Chiederò alla squadra di andare in avanti ad aggredire, è più facile giocare in avanti che indietro. La cessione del club? Non si è parlato di queste voci, noi dobbiamo pensare al campo. Di certe cose ci pensa la società che fa tutto per il bene del Milan".


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