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Data: 24/10/2018 -

Marsiglia-Lazio, Inzaghi: "Luis Alberto non ci sarà. Vogliamo andare avanti in Europa"

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Le parole dell'allenatore biancoceleste e del difensore Francesco Acerbi nel giorno di vigilia della trasferta di Europa League a Marsiglia
Le parole dell'allenatore biancoceleste e del difensore Francesco Acerbi nel giorno di vigilia della trasferta di Europa League a Marsiglia

Archiviato il bel successo in Campionato contro il Parma, la Lazio di Simone Inzaghi è attesa dalla sfida di Europa League contro il Marsiglia di Rudi Garcia, valida per la terza giornata del girone H. I biancocelesti scenderanno in campo domani sera alle 21 al Velodrome per riscattare l'ultima pesante sconfitta europea contro l'Eintracht Francoforte e mettere in discesa, in caso di successo con i francesi, il percorso verso i sedicesimi di finale.

"Per quanto riguarda la formazione e per come giocheremo ho ancora qualche dubbio, domani mattina avremo un risveglio muscolare e poi deciderò. Qualche giocatore è rimasto a Roma perché siamo venuti con 16 giocatori di movimento e 3 portieri. E’ rimasto a Roma Correa, Murgia e Luis Alberto, che non si sentiva al 100%. Abbiamo parlato con tranquillità, non avrebbe giocato titolare, ed ho preferito lasciarlo ad allenarsi portando un motivato Alessandro Rossi", ha dichiarato l'allenatore biancoceleste.

Un po' di amarcord per Simone Inzaghi che in conferenza stampa ha ricordato il poker firmato nel marzo 2000 proprio contro la squadra francese: "Sicuramente al Marsiglia mi lega uno dei ricordi più belli della mia carriera, fare 4 gol in una partita sola di Champions è un record che detengo ancora, visto che nessun altro giocatore italiano è riuscito a farlo. Spero che domani sia per noi, così come lo era stata per me, una serata magica. Nel giorno del sorteggio avevo detto che non eravamo stati fortunati ma questo ci deve dare un ulteriore stimolo. Ci sarà una bellissima atmosfera in uno stadio stupendo".

"Veniamo da un bel successo in Campionato, domani non possiamo fare calcoli dovremo fare la nostra partita. Abbiamo tanto rispetto e vedremo cosa succederà alla fine. Coi ritmi che ci sono in Europa non si può partire per pareggiare. Dobbiamo entrare in campo sapendo che affrontiamo la finalista della precedente edizione. Giochiamocela nel migliore nei modi e vedremo alla fine".

Sulle prossime due avversarie della Lazio, tra Europa League e Serie A, Inzaghi ha dichiarato: "Vogliamo giocarcele nel migliore dei modi. Sappiamo che Marsiglia e Inter sono state costruite per altro, per vincere scudetti. Noi forse siamo dietro, ma dobbiamo giocarcela. Con l'Inter lo scorso anno abbiamo perso per la differenza nella scontro diretto. Stiamo facendo un percorso di crescita. Noi con le nostre idee e l'ottimo mercato fatto dobbiamo giocarcela alla pari, sperando di far meglio di loro che hanno utilizzato altri budget. Vogliamo fortemente andare avanti in questa competizione e affrontare il Marsiglia in quella semifinale che l'anno scorso avremmo meritato e ci è sfuggita a Salisburgo".

Sulle condizioni di Berisha, l'allenatore della Lazio ha affermato: ""Ha avuto un affaticamento leggero al polpaccio dovuto al fatto che domenica è entrato benissimo. Gli vanno fatti i complimenti, è entrato con lo spirito giusto per vincere le partite. Stamattina abbiamo fatto un allenamento e l'ha portato a termine tutto. Le sensazioni sono positive, parlerò con il ragazzo domani per capire se giocherà titolare o entrerà a gara in corsa. Se mi darà sicurezze al 100% deciderò se utilizzarlo mezz'ala o più avanti".

Sulla possibilità di schierare in attacco la coppia Caicedo-Immobile: "Per quanto riguarda loro c'è da dire che si può utilizzare proprio Berisha alzandolo. Non ho ancora deciso. C'è l'opzione Caicedo, c'è l'opzione Berisha accanto a uno di loro due".

Sull'allenatore del Marsiglia e sul gap con le altre squadre di Serie A, Inzaghi ha dichiarato: "Rudi Garcia è un allenatore preparato che ha fatto bene alla Roma e sta facendo bene al Marsiglia. Se per lui è un derby per noi non lo è. Il nostro derby è con la Roma. Abbiamo comunque rispetto di loro, sarà una gara tosta. La posta in palio è alta. Sicuramente è un dato di fatto, ma è anche un dato di fatto che ci sono alcune squadre che fanno campagne faraoniche e ti prendono i giocatori migliori. Abbiamo fatto comunque belle cose in questi anni. Abbiamo vinto con la Juventus in Supercoppa e a Torino. Ci sono determinate squadre sicuramente superiori a noi, ma nel calcio se ne vedono di tutte. Abbiamo visto che se la partita la si interpreta nel migliore dei modo il campo può dare una risposta diversa".

Presente in conferenza stampa anche il difensore della Lazio Francesco Acerbi che ha analizzato la sfida contro il Marsiglia così: "Sono un'ottima squadra. Hanno un punto in classifica ma vuol dire poco. Sono stati costruiti per vincere con una grande campagna acquisti. Cercheranno di imporre il loro gioco, dovremo farci trovare pronti. Serviranno determinazione e voglia nel non subire gol e nell'attaccarli. In caso contrario avremo poche possibilità di portare punti a casa". Sui primi mesi alla Lazio e la chiamata della Nazionale Italiana afferma: "L'impatto è stato ottimo grazie soprattutto ai miei compagni, che mi hanno subito accolto bene. Mi sono sentito subito uno di loro. Devo solo ringraziare tutti. Naturalmente è stato un piacere ricevere la convocazione. Non voglio fare la comparsa, come non voglio farla alla Lazio. Ho i miei obiettivi, voglio vincere qualcosa. Però non è un gioco singolo, il calcio è un gioco di squadra. Io da parte mia non mi fermo mai. Io mi sono già fermato una volta e non penso ricapiti più. Io dimostro ogni giorno a me stesso che posso fare qualcosa in più, senza mai smettere di migliorare. L'Italia è un piacere, ma deve essere un punto di arrivo. Cerco sempre di mettere in difficoltà sia Inzaghi che Mancini".

De Vrij è stato dimenticato? "Io sono sicuro di essere un ragazzo molto umile. Sono molto con i piedi per terra e guardo a me stesso. Non ho mai pensato ai paragoni con de Vrij. Aver iniziato un campionato nuovo con la Lazio è stato il mio unico pensiero. Ringrazio il Mister e la società per avermi voluto fortemente. Il paragone con de Vrij può far piacere, ma io cerco di dare il massimo di testa".



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