"Amore, come chiamiamo il bambino?". Si sa, il nome del figlio è una delle decisioni più ardue in assoluto per un genitore. Passano i giorni, ma l'indecisione rimane e, talvolta, si protrae fino alla scadenza. Ma quando si parla di padri malati di calcio, mai dare nulla per scontato... Ecco, l'incubo delle madri: l'idea di chiamare il proprio figlio in base alla fede calcistica del compagno.
Poi, che l'Inghilterra sia recidiva da questo punto di vista non è una novità: ricordate 'Lanesra'? Il padre, tifosissimo dell'Arsenal, aveva chiamato così la propria figlia perché leggendo il nome al contrario poteva ritrovare quello della squadra del cuore. E quell'altro genitore, tifoso del Leicester, con intenzione di chiamare 'Vardy' la figlia in procinto di nascere? Non ne parliamo, che pazzia.
Ma non è finita qui, ecco nel Regno Unito un altro episodio a dir poco insolito: ad Anfield va in scena Liverpool - Borussia Dortmund e Michael, tifosissimo dei 'Reds', non può assistere alla partita dallo stadio perché in ospedale insieme alla moglie, che sta per partorire. Ma... Ecco che Lovren segna il definitivo 4-3 e a Michael si accende una lampadina, idea scontata: "Come si chiama Lovren di nome? Ah sì, Dejan! Amore perché non chiamiamo così nostro figlio?". Et voilà, si palesa l'incubo di ogni madre ed il danno è fatto: il figlio chiamato col nome del match winner della partita.
Mani nei capelli, ma sicuramente aveva già messo in preventivo di dover fare i conti con la fede del compagno. Ci risiamo: un altro bambino vittima del fanatismo del padre in materia calcistica. Quando finirà questa tendenza? Mai, la cura per chi ama il calcio per fortuna non esiste... Una sola cosa però è certa: quando un padre domanda come chiamare il proprio figlio probabilmente, se sta guardando la partita della propria squadra, un'idea ce l'ha giá.
A cura di Alberto Trovamala