Torna a parlare Walter Zenga. E lo fa nel giorno del suo 56° compleanno. L'ex portiere dell'Inter ha parlato di tutto, toccando vari argomenti. E' stata un'occasione anche per dire la sua sul futuro ct della Nazionale, che dopo l'Europeo prenderà il posto di Conte.
"Non ho meriti per allenare l'Italia - ammette a Radio Sportiva - è necessario un curriculum più interessante. Io credo che l'erede di Conte sarà Gianni De Biasi". Poi sulla sua esperienza alla Sampdoria: "Anche Ferrero ha ammesso di avermi esonerato troppo frettolosamente. Quando sono andato via la Samp non rischiava la retrocessione. Anche Eder e Muriel hanno faticato dopo il mio addio. Futuro? Ho girato molto ultimamente, tra Turchia e Italia per Inter-Napoli. Ho visto anche l'Atletico di Simeone, lo seguono tutti. Ha una filosofia molto semplice. E' la figura perfetta per loro. Non allenerà l'Inter molto presto, ha un contratto fino al 2020". Sul Torino: "Chi non andrebbe lì? Però hanno già Ventura che è un maestro di calcio. C'è un progetto". Sull'Inter: "Credevo potesse lottare per il terzo posto, purtroppo il loro cammino è stato falsato dai punti persi contro Carpi, Sassuolo e Torino. Roma? Serve un compromesso tra Totti e Spalletti. Si può trovare. Serve sincerità. Prima o poi tutto finisce, è stato lo stesso anche per Del Piero e Maldini. Avrei voluto fare la carriera di Totti nella mia Inter". I cinesi guardano con interesse alla Serie A: "Hanno soldi, possono investire. Ma la Juventus sta programmando bene, prende i migliori. La società ha mostrato di avere forza quando ha cambiato Allegri con Conte. Ancelotti? E' un signore, sono andato a trovarlo a Madrid. Alle 8:30 era già in piedi, con poche ore di sonno alla vigilia della Supercoppa. Farà bene anche in Germania. Conte sarà invece la prima volta fuori dall'Italia, affronterà una Premier molto competitiva. Sarà più dura per lui che per Ancelotti".
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