Prima o poi tutti, anche i guerrieri più valorosi o i fuoriclasse più cristallini devono arrendersi al tempo che passa e al nuovo che avanza.
Victor Lindelof, il difensore classe 1994 del Manchester United è stato da poco incoronato miglior giocatore svedese dell’anno. Ma più che questa, la vera notizia è la non-vittoria per il secondo anno di fila di sua maestà, il fuoriclasse guerriero svedese per eccellenza, Zlatan Ibrahimovic.
Anche l’anno scorso infatti il premio era andato a sorpresa ad Andreas Granqvist, il difensore centrale che tanto ci aveva fatto penare nella doppia sfida per la qualificazione mondiale, in cui, nei 180 minuti d’inferno per l’Italia aveva totalmente annullato tutti i nostri attaccanti con forza fisica e gioco aereo impeccabile. E così, nel 2017, dopo 10 anni di dominio incontrastato di Ibra, che aveva fatto il pieno di titoli come miglior giocatore svedese dal 2006, la tradizione è stata infranta, segno della fine ineluttabile del regno del gigante ex Juve, Inter, Milan e Manchester United tra le altre.
“Grazie a tutti, significa molto per me essere qui oggi a ricevere questo premio. Ringrazio tutti, dalla mia famiglia ai miei compagni di club, fino a quelli della nazionale”. Queste sono state le parole di Lindelof una volta ricevuto l’ambito premio, forse più orgoglioso di averlo strappato dalle grinfie di Ibra piuttosto che per averlo effettivamente vinto.