Una stagione strepitosa con il suo Atletico Madrid e poi la vittoria del Mondiale con la Francia. Antoine Griezmann è stato protagonista assoluto negli ultimi mesi, in campo ma non solo. Dopo aver sollevato la Coppa del Mondo (entrando così a far parte della lista dei principali candidati al Pallone d'Oro) il francese ha attirato su di sé le attenzioni dei grandi club. A luglio, in particolare, nel suo destino sembrava esserci il Barcellona. Griezmann spiazzò tutto quando - in un lungo documentario - spiegò le ragioni che lo portarono a dire no ai blaugrana per rimanere a Madrid.
A distanza di qualche mese è lo stesso attaccante francese a tornare sulle motivazioni della decisione, rivelando anche qualche segreto relativo all'importanza di Simeone in questa scelta: "E' stato molto difficile rifiutare il Barcellona - inizia dicendo a Canal+ - è stata davvero dura: da una parte c'è il Barça che ti vuole, che ti chiama, che ti fa arrivare messaggi, sia tramite i giocatori che la famiglia. E poi c'è il club dove ti trovi bene, sei un giocatore importante intorno al quale è costruito un progetto. Fanno tutto il possibile perché resti".
"Cosa ha fatto pendere la bilancia dalla
parte dell'Atletico? Vedere i miei compagni e soprattutto l'allenatore dopo una partita in cui mi avevano fischiato. Simeone è venuto a casa mia di sorpresa per calmarmi, parlarmi e dimostrarmi che aveva fiducia in me.
Inconsciamente, il fatto di diventare il 'tenente' di Messi forse era
da vedere, ma i miei compagni di squadra e la gente del club hanno fatto
tutto il possibile. Sono venuti a parlare con me, mi hanno aumentato
l'ingaggio, hanno fatto tutto il possibile per dimostraremi che
l'Atletico era la mia casa e che non avevo bisogno di andarmene".
Una decisione che è stata quasi naturale, quindi: da una parte una storia che poteva iniziare un po' "nell'ombra" del numero 10 blaugrana, dall'altra la possibilità di crescere e vincere ancora in un club unico, con il sostegno totale di allenatore, squadra e ambiente. Griezmann ha sposato (ancora) l'Atletico, il Barcellona può aspettare.