Dopo Tare, nemmeno Simone Inzaghi ci sta. La direzione arbitrale di stasera proprio non è andata giù alla Lazio, tutta colpa dell’episodio incriminato di fine primo tempo col Var protagonista. Ecco le parole dell’allenatore biancoceleste ai microfoni di Sky: “È difficile parlare dopo una partita così però la mia bravura sarà quella di lasciar tutto alle spalle. Stasera non ce l’ho fatta perché è quarta domenica di fila che succede qualcosa contro la Lazio e non sono riuscito a far rimanere lucidi i ragazzi. Ho provato con qualche cambio ma i ragazzi erano scossi, abbiamo visto le immagini e ci siamo sentiti derubati. Dovremo essere ancora più bravi di prima perché abbiamo lavorato benissimo finora e dobbiamo continuare così. Dobbiamo essere bravi a ripartire, a Genova Giacomelli stesso ci ha tolto un rigore clamoroso ma siamo riusciti a ripartire. Ma non deve essere un alibi. Il primo tempo non mi ha entusiasmato ma le mie sensazioni erano che avremmo vinto e saremmo andati in zona Champions. Dobbiamo guardare avanti. Mi dispiace che il calcio stia cambiando, gli arbitri non stanno più arbitrando perché stanno facendo tutto al computer, l’attore principale è Di Bello. Non mi piace. Nei fuorigioco i guardalinee italiani sono bravissimi e devono alzare se no l’azione va avanti 15 secondi. Così non va bene, gli arbitri non arbitrano più. Abbiamo gli arbitri migliori al mondo, lasciamoli arbitrare come una volta. Non mi piace più tanto ma non deve essere un alibi perchè stasera, con la Roma e con la Fiorentina avremmo dovuto far meglio. Bisogna continuare”.
Sui tre cambi, poi: “Volevo sopperire l’inferiorità numerica ma abbiamo subito gol, di solito il terzo cambio me lo tengo ma volevo cambiare l’inerzia. È stato il primo tempo più difficile della mia carriera da allenatore, ci sentivamo derubati e ho avuto problemi anche a parlare coi ragazzi. Fermo restando che i primi 45’ potevano essere giocati meglio ma ripeto, avevo buone sensazioni. È normale che con l’Europa League abbiamo più partite e più difficoltà con qualche giocatore più stanco. A parte Nani e Di Gennaro sono tutti disponibili, cercherò di dosare le forze”.
Infine, su Burdisso: “Alla fine ho detto a Burdisso che avrebbe dovuto dire all’arbitro quanto accaduto e lui mi ha riferito di averglielo detto perché con Immobile si erano già chiariti in campo. Conosco Burdisso e so che lealtà ha e anche lui era rimasto sconcertato dall’espulsione”.