Poco più di 24 ore e poi si alzerà il sipario. Il derby è pronto ad essere vissuto, domani alle 15 Lazio e Roma scenderanno in campo per giocarsi tre punti fondamentali nella corsa all’Europa. Giallorossi a 29, biancocelesti indietro di un punto, si prospetta un match per cuori forti, una stracittadina d’alta quota dove si respira profumo di Champions. Sicuro protagonista della gara sarà Marco Parolo, perno del centrocampo di Inzaghi e vicino alle 100 presenze in maglia biancoceleste.
Intervistato dal Corriere dello Sport, il centrocampista azzurro ha presentato la sfida di domani: “Sarà un match davvero intenso, una gara aperta a qualsiasi risultato in cui ci sarà senza dubbio da pedalare. Due anni fa credo che quel derby fosse più importante, visto che lì ci si giocava il secondo posto. Quello di oggi, invece, arriva troppo presto per poter fare dei paragoni. Resta comunque una partita fondamentale, ma non racchiude altri significati. Certo però che sarebbe bello sorpassarli. Metteremo in campo tutto quello che abbiamo, giocheremo con lo spirito che ci ha contraddistinto fino a oggi, aiutandoci l’un l’altro e continuando con lo stesso ritmo tenuto finora. La Roma è una squadra costruita per vincere lo scudetto, noi dal canto nostro abbiamo dimostrato di poter competere per l’Europa. Ora ci aspettano quattro partite per capire se possiamo diventare grandi. Nessuno se lo aspettava un inizio così”.
Sugli scenari che si potrebbero aprire in caso di vittoria, però, Parolo non si sbilancia: “Ripeto, è troppo presto per poter fare ragionamenti particolari. Siamo ancora al girone d’andata e tutto può cambiare. Solo in primavera si potrà iniziare a pensare all’obiettivo finale, per adesso ci concentriamo partita per partita. Stiamo lavorando bene, i giovani crescono in fretta e si adattano ai ritmi della serie A. La differenza la stanno facendo quelli che giocano meno ed entrano a partita in corso, questo è il nostro segreto, sentirci tutti parte del progetto. Quando ci sono queste basi si può parlare di ciclo. Siamo agli albori di un ciclo, lo dico: sta iniziando qualcosa con la Lazio. Dovremo essere bravi a restare con i piedi per terra”.
Domani ci sarà la curva delle grandi occasioni, Parolo si carica già al solo pensiero: “Sono felice del riavvicinamento, quando 50 mila tifosi ti spingono, le partite le vinci prima del fischio d’inizio. L’anno scorso questo ci è un po’ mancato, ma quest’anno il loro entusiasmo si sente eccome. Questa atmosfera invece ti fa capire che il popolo laziale c’è sempre, sta tornando e speriamo domenica di tornare tutti a festeggiare e di fare un bel casino alla fine della partita. Zero gol per me e Lazio in Champions? Firmerei subito, i gol mi interessano poco. Quando ho segnato all’ultimo derby nemmeno ci ho pensato per quanta rabbia avevo in corpo. Per me contano più le vittorie della squadra piuttosto che le gioie personali. Per quanto riguarda il derby, invece, non firmo per il pareggio. Siamo nella posizione di classifica in cui c’è la possibilità di dire “voglio solo vincere”.
Non ci stiamo giocando il tutto per tutto. Non firmo per il pareggio”. Infine, Parolo si lascia andare ad un… pronostico: “L’uomo derby sarà Immobile. Glielo sto ripetendo sempre, ci basta un gol per vincere. Lui è molto passionale, vive di emozioni e gli auguro di essere determinante domani. Inzaghi? E’ una persona vera, schietta, trasmette tutto ciò che prova dentro. Questa sua voglia di vincere, di emergere e di fare viene fuori. Tutto quello che ha dentro lo sputa fuori, ti coinvolge”.