Mourinho contro Wenger non è mai una partita come le altre. E non è stato così nemmeno oggi, con Gunners e Red Devils che si sono sfidati questa sera all'Emirates. Una sfida delicata, soprattutto per il portoghese. La prossima settimana, infatti, ci sarà il big match di Premier, il derby di Manchester che, quest'anno, vuol dire prima contro seconda. Fondamentale non perdere punti per strada, dunque, per Pogba e compagni che, molto probabilmente, arriveranno allo scontro con già otto lunghezze di distanza sul groppone.
Un distacco che oggi poteva aumentare ma che, alla fine, si è addirittura accorciato (aspettando il City). Già, perché lo United torna da Londra con i tre punti in tasca. 3 a 1 il risultato finale, una vittoria che ha due volti su tutti. Quelli di Jesse Lingard e David de Gea. Se il primo, infatti, è risultato decisivo con la doppietta personale, il secondo lo è stato forse ancora di più con le sue parate. Sì, perché le statistiche del match parlano chiaro: 75% di possesso palla per l'Arsenal contro il 25% degli avversari, 33 i tiri totali dei londinesi contro gli 8 della squadra di Mourinho, Quindici, addirittura, le conclusioni in porta dei padroni di casa che, però, davanti a loro hanno trovato un muro. Letteralmente. Saranno quattordici le parate del portiere spagnolo, per quella che è una partita da sogno, quella che ogni numero uno desidera. E Mourinho, a fine gara, lo ha ringraziato alla sua maniera: "Dopo la partita - ha confessato il portoghese, gli ho detto che oggi in campo ho visto il miglior portiere del mondo". E come dargli torto dopo i miracoli su Sanchez e Lacazette. Se il derby contro il City avrà ancora un senso, la maggior parte del merito è suo, di quel ragazzo spagnolo che sulla maglia ha scritto "De Gea".