Heimir Hallgrimsson si prepara a Russia 2018: l'Islanda ci sarà. Dopo l'ottimo europeo del 2016, concluso ai quarti dopo la sconfitta contro la Francia, il paese ospitante, il ct islandese chiede il bis. Tuttavia se la Nazionale cresce, il livelo del campionato islandese sembra rimanere basso. Hallgrimsson non sembra d'accordo: "Sta crescendo: resta una realtà semi-pro ma negli ultimi annisono statifatti passi avanti a livello tecnico e organizzativo. Diversi club hanno sfiorato la qualificazione ai gruppi di Europa League. Prima o poi qualcuno ce la farà: il gap economico coi grandi tornei europei è enorme e le squadre locali faticano a trattenere i migliori. Tra gennaio e febbraio, come sempre, abbiamo in programma delle amichevoli che coinvolgono solo giocatori dei tornei nordici, fermi per la pausa invernale: in quell’occasione avrò modo di mettere alla prova alcuni giocatori dell’Urvalsdeild. Voglio che tutti sappiano però di poter ambire alla convocazione".
Il ct islandese potrebbe presto seguire la strada dei giocatori "top" del campionato islandese: "Però al momento preferisco concentrarmi sulla nazionale. È difficile dall’esterno capire quanto possa essere stressante guidare una squadra che rappresenta un’intera nazione, anche se piccola come la nostra. È una grande responsabilità: devo fare il possibile per non deludere i nostri splendidi tifosi, che ci seguiranno di sicuro numerosi anche in Russia. Sarà un evento straordinario per tutti noi. Dopo l’Europeo abbiamo accumulato un po’ di esperienza, ma al Mondiale sarà diverso: ci saranno più tifosi, un’attenzione maggiore dei media, tutto sarà più grande. Aspettiamo a vedere le rivali che ci riserverà il sorteggio e poi capiremo quale obiettivo porci. Sarà difficile ripetere la cavalcata di Francia 2016 ma non vogliamo porci dei limiti". L'intervista integrale sulle pagine di Extratime.