Messi e l’Inter, un matrimonio che si sarebbe potuto celebrare ben 14 anni fa. Joan Laporta, presidente del Barcellona tra il 2003 e il 2010, ha infatti rivelato la cifra monstre che Massimo Moratti avrebbe offerto ai blaugrana nel 2006: “Il presidente nerazzurro venne da me con 250 milioni di euro per comprare Messi, ma io gli dissi di no” ha dichiarato Laporta durante la presentazione della sua candidatura alla nuova presidenza del Barça, come riportato da Onda Cero.
“Messi? Stima reciproca, ma non abbiamo parlato del suo futuro”
L’ex (e, chissà, magari futuro) presidente del Barcellona ha anche parlato del suo rapporto con Messi: “Nessuno può dubitare che lui ami il Barça. Io e Lionel ci rispettiamo e ci amiamo, ma non abbiamo ancora parlato del suo futuro. Penso che non sarebbe conveniente parlare senza avere il potere di decidere. Le elezioni devono ancora avvenire, spero di avere la fortuna e la fiducia dei soci e sono sicuro che ne parleremo, ma non ho parlato con lui. Ribadisco, tra noi c’è stima” le parole di Laporta riportate anche da Mundo Deportivo.
“Vogliamo riportare il Barcellona in prima linea”
Il suo slogan di presentazione è ‘Estimem el Barça’ (‘Amiamo il Barça’): “Mi presento perché amo il Barça, amo i tifosi, amo La Masía e il club. Abbiamo un piano per riportarlo sulla strada del successo e riportarlo in prima linea nel calcio mondiale. Non possiamo aggiustare tutto, ma possiamo migliorare qualcosa. Affronto la più grande sfida della mia vita, ho una grande squadra e siamo arrivati con grande entusiasmo e voglia di lavorare. Voglio ridare gioia ai tifosi del Barça e unire tutto il Barcellona”.
“Koeman merita rispetto. Xavi? Grande rapporto”
“Ronald Koeman merita rispetto. È un grande della storia del Barça e ha un contratto. Xavi? Abbiamo un ottimo rapporto e ci scriviamo da molto tempo, ma non ho avuto alcuna conversazione con lui. Parlare di acquisti sarebbe una mancanza di rispetto per gli ottimi giocatori della squadra. Serve spingersi insieme verso la vittoria. Al di là dei piani non voglio destabilizzare la rosa” ha concluso Laporta.
