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Data: 23/02/2017 -

​La Viola che vola: viaggio nella Fiorentina Women tra numeri record e una panchina per due

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Quindici vittorie su quindici. Primo posto e sei punti di vantaggio sulla seconda. Le ragazze della Fiorentina sembrano inarrestabili. E sono in piena corsa per il titolo. La stagione passata, le viola di Sauro Fattori hanno mancato il secondo posto in Serie A lasciandosi sfuggire per un punto la qualificazione alla UEFA Women's Champions League. Ma questo è un altro campionato, con una squadra rinnovata (il mercato ha portato in maglia viola atlete nazionali come Alice Parisi, Marta Carissimi, Ilaria Mauro, Elisa Bartoli, Elena Linari e la nazionale svedese under 23 Sara Nordin) e una panchina che la dice lunga su prospettive e aspettative: a Fattori, che già l’anno scorso aveva ottenuto un grande risultato, si è aggiunto in qualità di coallenatore Antonio Cincotta, reduce da due anni di successi consecutivi. Ha portato il Como Femminile in Serie A e le Milan Ladies in Serie B con record di punti e imbattibilità. Un profilo che il presidente della Fiorentina Femminile, Mencucci, non si poteva lasciar sfuggire.

E così le calciatrici in maglia viola, sotto la guida di Fattori e Cincotta, navigano a vele spiegate, battendo le avversarie come una schiacciasassi (la diretta concorrente al titolo, il Brescia Calcio Femminile, contro la squadra toscana ha perso 5-0). I dati sono impressionanti (62 gol fatti, 4 subiti) e ne abbiamo parlato con uno dei due allenatori artefici di primato, migliore attacco e migliore difesa. La differenza tra maschile e femminile? Se esiste è soprattutto a livello mediatico e pubblicitario (“Le ragazze devono essere brave ad attirare l’attenzione, perché se attiri le persone nel modo giusto, poi ti seguono”). Occorre poi un’educazione culturale che porti sostenitori e spettatori a vedere donne che amano il calcio esattamente come gli uomini e che in campo mettono la stessa tenacia.

Per quanto riguarda le prestazioni invece, i fondamentali valgono in modo universale: professionalità, preparazione, qualità e spirito di gruppo. Alle ragazze della Fiorentina sembra non manchi nessuna di queste componenti. Ma a tutte le calciatrici, dalla Serie A alla Serie B, dalle squadre capolista a quelle che rischiano i playout, manca la giusta attenzione di media e pubblico. In Italia si sta muovendo la FIGC, ma per ogni formazione, si sa, la prima spinta arriva dai tifosi. Quelli che si esaltano per un 5-0, quelli che si disperano per un rigore sbagliato al 90’ e quelli che si incantano davanti alle magie dei numeri 10. Per fare un esempio, Tatiana Bonetti, maglia 10 della Fiorentina, 13 gol in 15 partite. Se questi non sono numeri da 10… e da scudetto.



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