Alexander Kokorin ne ha fatte tante di visite mediche nella sua carriera, ma le ultime se le ricorderà in modo particolare. Segnano, infatti, l'inizio di una seconda vita, di una nuova possibilità. Dopo aver aggredito un funzionario del governo russo e dopo aver fatto i conti con il carcere, l'attaccante classe 1991 ha firmato un nuovo contratto con lo Zenit San Pietroburgo, club che non lo ha mai abbandonato.
E nella giornata di oggi, come se fosse il primo giorno di ritiro, il 28enne si è sottoposto ai test medici pre stagionali. Controlli accurati, solita paura degli aghi, spirometrie e pressione. Le ultime partitelle le ha fatte nel cortile della prigione, non proprio il suo habitat naturale. Meglio controllare al meglio per poter tornare presto al top.
"Giocherei fino alla fine della mia carriera anche gratis", aveva ammesso durante la detenzione. Nelle prossime ore tornerà su un campo da calcio vero e proprio, laddove inizierà ad allenarsi seguendo un programma di lavoro individuale. Dopo le prime nove giornate di campionato, lo Zenit è al terzo posto a quota 20 punti, a pari merito con le prime due della classe che sono Rostov e Krasnodar.