Kloppo è pronto a tornare a Dortmund, dopo essersi lasciato alle spalle sette, lunghi anni di soddisfazioni. L'Europa League lo ha riportato a casa, con il suo Liverpool. Il quarto di finale contro il BVB è una delle più classiche finali anticipate, sfida che potrebbe già raccontare chi sarà il vincitore della Coppa. Una vigilia concitata, che non poteva essere altrimenti. Questa sera, il "Mago" di Stoccarda riabbraccerà il Muro Giallo del Westfalenstadion, per cui - ai microfoni di Sky Deutschland - ha espresso parole d'amore.
"Ho sperato fino alla fine di non incontrare il Dortmund - ha detto Jürgen Klopp - ma la poesia del calcio è anche questa. Tornerò dove ho lasciato il mio cuore. In quegli anni ci siamo divertiti come pazzi. Sarà un momento magico, e non nascondo che forse mi scenderà qualche lacrima. Quella era una squadra di fratelli. C'erano Götze, Lewandowski, Reus, solo per citarne alcuni. Una squadra che mi seguiva in tutto e per tutto, ed io seguivo loro. Negli spogliatoi, ci riunivamo prima delle partite, e ascoltavo i loro consigli. Alcuni scherzosamente mi chiamavano papà... bellissimi momenti davvero.
Ma la cosa che mi manca di più, sono quei tifosi. Quel muro giallo, che ti avvolge in tutto e per tutto. Ti prende l'anima. Non so se mi dedicheranno qualche cosa, ma sinceramente non me ne frega nulla. Loro sono nel mio cuore, e non ne usciranno più. Mi consideravano uno di loro. Il mio sogno è chiudere la mia carriera da allenatore proprio lì, dove tutto è cominciato. Ho lasciato, perché era arrivato il momento di provare un qualcosa di nuovo, ma ho fatto una promessa a quei tifosi: tornerò, quando avranno bisogno di me. Lo farò perché sono una famiglia. Chi non è stato lì, non può capire cosa si prova davanti all'immensità del muro giallo".